Ucciso a coltellate per i rifiuti al culmine di una lite condominiale: il vicino tradito dai vestiti insanguinati



Si stringe il cerchio attorno al sospetto dell’omicidio a Pescara



È fissato per lunedì l’interrogatorio del fermato.

Il sospetto e la vittima

Nella tarda serata di giovedì, un tragico episodio ha sconvolto la tranquilla via Gran Sasso di Pescara. Afsal Hossain Khokan, un 44enne bengalese, è stato accoltellato a morte, e il sospetto principale di questo orrendo delitto è un 63enne marocchino, anch’egli residente nella stessa palazzina al civico 17. Il motivo? Una discussione scaturita dalla presenza di rifiuti, tra cui mobiletti e un materasso, abbandonati nel cortile dell’edificio.

L’inchiesta in corso

Dopo la scoperta del cadavere, il presunto omicida ha inizialmente collaborato con gli investigatori, ma ha omesso il proprio coinvolgimento nella tragedia. Tuttavia, in seguito a importanti riscontri, è stato fermato con l’accusa di omicidio. Le prove contro di lui includono testimonianze e tracce di sangue sui suoi abiti e scarpe.

Nella prossima settimana, il sostituto procuratore Andrea Papalia incaricherà il medico legale Ildo Polidoro di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. Nel frattempo, i carabinieri, sotto il comando del colonnello Barbera, continuano le indagini. Le telecamere di videosorveglianza nella zona verranno esaminate attentamente, e le testimonianze dei residenti saranno preziose per ricostruire la dinamica dell’accaduto, nonostante le difficoltà linguistiche con alcune persone coinvolte.



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