Un sorpasso imprudente termina in tragedia: coppia di sposi deceduta, conducente condannato a 5 anni



Dopo nove anni di attesa giudiziaria, la sentenza arriva per il responsabile dell’incidente mortale che ha strappato la vita a Michela Furnari e Mario Cocco, rientrati da poco dal viaggio di nozze.



Il 2015 segnò il tragico destino di due giovani sposi, Michela Furnari e Mario Cocco, deceduti a causa di un incidente stradale a Cairate, provincia di Varese. L’autore del sinistro, Rubil Behiri, è stato condannato a cinque anni di carcere.

Nove anni dopo i fatti, la giustizia ha finalmente raggiunto Rubil Behiri, il quale è stato riconosciuto colpevole di aver provocato la morte di Michela e Mario. La coppia era appena tornata dal viaggio di nozze e viaggiava su uno scooter quando una Ford Focus, guidata da Behiri, li ha colpiti frontalmente. La tragedia si consumò vicino al sottopasso dell’autostrada A8, nella località di Fagnano Olona.

All’epoca dei fatti, Behiri, allora 23enne di origine albanese, compì un sorpasso molto pericoloso in condizioni di scarsa visibilità, non accorgendosi dello scooter che procedeva nella stessa direzione. L’impatto fu devastante: Michela e Mario furono proiettati a diverse decine di metri di distanza, trovando la morte sull’asfalto.

Indagini e processo hanno rivelato che nella notte dell’incidente, Behiri era sotto l’effetto di cocaina, con una concentrazione di 450 nanogrammi per millilitro nel suo sangue. Nonostante le iniziali richieste di patteggiamento, il processo si è protratto fino alla recente sentenza. Originariamente, il pubblico ministero aveva chiesto una pena di sei anni, mentre il giudice aveva proposto nove anni, con l’aggiunta della revoca della patente di guida.

La decisione finale è stata di ridurre la pena a cinque anni, che Behiri dovrà scontare nel carcere di Busto Arsizio. Questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Legnano lo hanno prelevato dal suo luogo di lavoro a Nerviano per condurlo in prigione, concludendo così un lungo e doloroso capitolo giudiziario che ha segnato le vite delle famiglie coinvolte e della comunità locale.



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