Vicedirettrice di asilo lega bambina di nove mesi a testa in giù per 37 minuti: “Poteva liberarsi”, la piccola è morta



La vicedirettrice e un’infermiera di un asilo nido sono state condannate per aver causato la morte di una neonata di soli nove mesi. Il tragico evento si è verificato a Cheadle Hulme, Stockport, in Inghilterra, il 9 maggio 2022, quando Genevieve è stata sottoposta a un crudele trattamento per il suo rifiuto di dormire.



Kate Roughley, la vicedirettrice dell’asilo, ha creato un “ambiente di sonno molto pericoloso” per la piccola Genevieve, legandola a testa in giù su un pouf e avvolgendola in una coperta. Questo trattamento inumano è durato un’ora e 37 minuti, durante i quali Roughley ha ignorato i lamenti della bambina, intimandole di smettere di piangere. La piccola Genevieve è deceduta per asfissia, a seguito di una “letale combinazione di stress patofisiologici”, come riportato dall’accusa.

Durante il processo, Kate Roughley ha cercato di difendersi sostenendo che aveva lasciato alla bambina abbastanza spazio per muoversi e che questa avrebbe potuto liberarsi. Tuttavia, l’autopsia e le prove presentate dai pubblici ministeri hanno dimostrato il contrario, portando il giudice a dichiararla colpevole di omicidio colposo.

I genitori di Genevieve, Katie Wheeler e John Meehan, hanno espresso profonda rabbia e dolore durante il processo. Hanno criticato l’atteggiamento di Roughley, evidenziando la sua mancanza di rimorso e l’indifferenza mostrata. John Meehan ha ricordato la gioia di vivere di Genevieve, sottolineando quanto amasse ridere, giocare e stare con la sua famiglia. Ha descritto questi ricordi come un tesoro ora perduto a causa di un atto di inaudita crudeltà.

Dopo un processo di quattro settimane, la Crown Court di Manchester ha trovato Kate Roughley unanimemente colpevole. La pena che dovrà scontare sarà determinata in una prossima udienza.



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