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Allarme dei ricercatori per l’aumento del cancro anale e le popolazioni ad alto rischio



Secondo uno studio recente, il cancro anale potrebbe essere in aumento. Lo studio ha inoltre identificato i gruppi di persone più a rischio. I nuovi dati dell’Istituto Nazionale del Cancro dal 2017 al 2021 sono stati esaminati in studi recenti. È emerso che un gruppo in particolare ha mostrato un aumento del cancro anale.



La proliferazione di cellule che inizia nel canale anale, situato alla fine del retto, è nota come cancro anale. I sintomi possono includere bruciore anale, prurito, sanguinamento e sangue nelle feci. Può occasionalmente causare una crescita o un nodulo ed essere talvolta confuso con le emorroidi.

Secondo uno studio presentato durante la Settimana delle Malattie Digestive, il numero di casi di cancro anale è aumentato dell’1,6% negli uomini e del 2,9% nelle donne tra il 2017 e il 2021.

“I tassi di cancro anale stanno aumentando più rapidamente tra le donne bianche e ispanica over 65 – gruppi tradizionalmente non considerati ad alto rischio”, ha affermato il principale autore dello studio, la dott.ssa Ashley Robinson, specializzanda in medicina interna presso l’Advocate Lutheran General Hospital.

Lo studio ha rilevato che l’aumento più significativo, pari al 4,3%, è stato sperimentato dalle donne over 65. Allo stesso tempo, le donne ispanice della stessa fascia d’età sono aumentate dell’1,7% all’anno.

Gli scienziati stimano che in meno di 17 anni, il numero di casi di cancro anale nelle donne over 65 potrebbe triplicare se questa tendenza dovesse persistere.

Sebbene la causa dell’aumento non sia nota, la dott.ssa Robinson ritiene che possa essere legata al vaccino HPV, che, nonostante sia ampiamente accessibile oggi, potrebbe non essere stato consigliato per le donne over 65.

Le infezioni da HPV sono collegate al cancro anale e il virus è responsabile della maggior parte di questi tumori. Il vaccino, disponibile negli Stati Uniti dal 2006, riduce il rischio di contrarre l’HPV, che di solito viene contratto durante i rapporti sessuali e si diffonde attraverso il contatto pelle-pelle.

È fondamentale promuovere la vaccinazione contro l’HPV come strumento chiave per prevenire il cancro anale, pur mantenendo gli operatori sanitari informati sull’evoluzione delle linee guida per lo screening. Questi risultati evidenziano specifici gruppi di pazienti che potrebbero beneficiare di uno screening mirato per l’HPV anale e il cancro anale.



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