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Ambra De Dionigi investita da un furgone, la collana sul cofano incastra il responsabile dopo un mese



Dopo l’incidente che ha coinvolto Ambra De Dionigi a Nibionno, il pirata della strada è stato arrestato grazie alle immagini delle telecamere e a un ciondolo ritrovato.

Un mese di ricerche, indagini e colpi di scena: il pirata della strada che il 22 dicembre scorso aveva investito e abbandonato Ambra De Dionigi è stato finalmente identificato e arrestato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e a un piccolo dettaglio che non è sfuggito agli inquirenti.



La tragedia è avvenuta sulla Statale 36, all’altezza di Nibionno, in provincia di Lecco, dove Ambra, una giovane di 29 anni, stava camminando a bordo strada, lungo la ciclabile. Il pirata, un uomo di 50 anni, residente a Carate Brianza, l’ha travolta mentre viaggiava a velocità sostenuta a bordo di un furgone bianco di proprietà della ditta per cui lavorava.

La fuga e il ritrovamento del furgone

Dopo l’impatto violento, il conducente non si è fermato, continuando la sua corsa senza voltarsi. Le immagini delle telecamere di sorveglianza di un impianto privato hanno registrato la scena, evidenziando chiaramente il furgone e la sua velocità. Nonostante l’impatto fosse fortissimo, il pirata non ha minimamente accennato a frenare.

Un altro indizio cruciale che ha portato all’arresto è stato il ciondolo di Ambra, ritrovato incastrato tra le lamiere del furgone incidentato. Questo piccolo oggetto, insieme alle immagini delle telecamere, ha dato una svolta decisiva alle indagini. Il furgone è stato restituito dal conducente, probabilmente per nascondere le sue tracce, ma gli inquirenti sono riusciti comunque a risalire al suo proprietario.

Il processo e le accuse

L’uomo, accusato di omicidio stradale colposo con l’aggravante della fuga, è comparso stamattina in tribunale a Lecco per l’interrogatorio. La Procura, guidata da Ezio Domenico Basso, non ha dubbi sulla sua colpevolezza, e le prove raccolte sembrano schiaccianti. Il furgone bianco, appartenente alla ditta per cui lavorava l’indagato, è stato inquadrato dalle telecamere in modo inequivocabile.

Il corpo della giovane è stato ritrovato all’alba del 23 dicembre da alcuni automobilisti di passaggio, riverso in un fossato. Nonostante il dramma, l’identificazione del responsabile è stata possibile grazie alla tenacia delle forze dell’ordine e a dettagli che all’inizio sembravano insignificanti.

Il caso è ancora in fase di sviluppo, ma sembra che le indagini possano portare a nuovi sviluppi. La comunità è scossa, e gli utenti sui social hanno espresso indignazione per la crudele fuga del pirata, ma anche ammirazione per il lavoro delle autorità. La giustizia sembra finalmente avvicinarsi per Ambra De Dionigi, grazie a una rete di indizi che non ha lasciato scampo al responsabile.



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