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Beffa per Picierno e Calenda: convinti di aver bloccato la conferenza sulla Russia, D’Orsi nel frattempo ne organizzava un’altra altrove



Il 12 novembre, Angelo D’Orsi, storico e accademico, avrebbe dovuto tenere una conferenza dal titolo “Russofobia, russofilia, verità” presso il Polo del 900 a Torino. Tuttavia, l’evento è stato annullato a seguito di pressioni politiche e sociali, sollevando interrogativi sulla libertà di espressione in Italia. Le polemiche sono iniziate con un post su Facebook di Carlo Calenda, leader di Azione, che ha criticato l’organizzazione dell’evento, definendolo “propaganda putiniana”. Calenda ha chiesto al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e alla segretaria del Partito Democratico (PD), Elly Schlein, di intervenire per fermare l’iniziativa.



Il Polo del 900, che ospita eventi di diverse associazioni, è composto da enti partecipanti con legami storici alla sinistra, tra cui l’ANPI e il Centro studi Piero Gobetti. La presenza di membri del PD all’interno di queste associazioni ha complicato ulteriormente la situazione. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo e membro del PD, ha supportato l’appello di Calenda, richiedendo l’annullamento dell’evento. In risposta, Lo Russo ha contattato Rosanna Purchia, assessora alla Cultura, per discutere della questione. Purchia ha poi comunicato che l’evento era già stato annullato dal Polo del 900.

Dopo l’annuncio dell’annullamento, Picierno ha espresso la sua gratitudine per la decisione su X, affermando: “L’evento di propaganda putiniana previsto al Polo del 900 per il 12 novembre è stato annullato. Ringrazio il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, per la sensibilità, il Polo del 900 e tutti coloro che si sono mobilitati a livello locale e nazionale”. Tuttavia, Lo Russo ha evitato di prendersi responsabilità dirette riguardo all’annullamento, dichiarando: “Non ho colpe, né meriti”.

La reazione a questa decisione è stata rapida, con D’Orsi che ha appreso della cancellazione tramite i social media. L’ANPPIA, l’associazione nazionale dei perseguitati politici italiani antifascisti, ha preso le distanze dall’iniziativa torinese, affermando di non essere stata informata e di non condividere le posizioni dei relatori invitati. Questo ha creato confusione, poiché molti membri del PD sono collegati all’ANPPIA. Marco Miccoli, ex segretario dem di Roma, ha confermato che le pressioni erano state esercitate sulla federazione torinese.

In un contesto di crescente tensione, il Polo del 900 ha programmato un incontro di D’Orsi per presentare un libro dedicato a Daniela Cremona, autrice scomparsa. Questo evento potrebbe essere interpretato come un tentativo di mantenere un dialogo aperto nonostante la censura. Tuttavia, D’Orsi ha già dichiarato che non parteciperà più a eventi simili in quel contesto.

In un colpo di scena, la conferenza annullata sarà riprogrammata per il 12 novembre presso l’Associazione di promozione sociale “La Poderosa”, affiliata all’ARCI e vicina a molte organizzazioni di sinistra. Questo spostamento potrebbe essere visto come un segnale di resistenza contro le pressioni politiche. La segretaria del PD, Elly Schlein, si è trovata in una posizione delicata, dato che il suo partito è coinvolto in questa controversia, mentre si prepara per una riunione dei sindaci dem a Bologna.

La situazione attuale ha sollevato interrogativi sulla libertà di espressione e sulla discriminazione politica in Italia. Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, ha sottolineato come l’articolo 3 della Costituzione italiana garantisca pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge, ma ha evidenziato che, in pratica, ci sono stati casi di discriminazione, in particolare verso artisti e intellettuali russi. D’Orsi, con la sua lunga carriera accademica e il suo contributo alla cultura italiana, è ora al centro di un dibattito più ampio sulla censura e sulla libertà di parola.



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