L’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, intervenuta nel programma Realpolitik, ha espresso il proprio parere in merito all’aggressione subita da una giovane coppia con il proprio figlio, a seguito dell’indossamento da parte del padre di una felpa recante la scritta “Azione Antifascista”. L’avvocato Bernardini de Pace ha definito la felpa in questione come una provocazione, paragonandola all’indossare una felpa con la scritta “Anticomunista” nei pressi di un centro sociale.
L’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, ospite a Realpolitik, commentando l’aggressione subita da una coppia di giovani con il loro figlio perché il padre indossava una felpa con la scritta “Azione Antifascista”, ha dichiarato: «Per me è una provocazione quella felpa, come se io… pic.twitter.com/ne48BrUmhX
— Davide Scifo (@strange_days_82) October 30, 2025
Il giornalista Alessandro Sahebi ha denunciato di essere stato minacciato e aggredito nei pressi del Teatro Brancaccio a Roma, mentre si trovava in compagnia della compagna, la scrittrice e attivista Francesca Bubba, e del loro figlio di sei mesi. L’episodio è stato reso noto attraverso una serie di storie pubblicate sul suo profilo Instagram.
Il racconto dell’aggressione
Sahebi ha riferito che, mentre scattava una fotografia alla compagna davanti al teatro, è stato avvicinato da due individui che gli hanno intimato di rimuovere la felpa antifascista di Azione Antifascista che indossava. Nei video diffusi dal giornalista, si percepisce la voce di uno dei due aggressori che gli ordina di “levate ‘sta felpa, mettitela al contrario”. Sahebi ha risposto chiedendo calma, sottolineando la presenza del figlio neonato. Successivamente, ha riferito di aver ricevuto due colpi in volto da un terzo individuo, dopo essersi rifiutato di obbedire alla richiesta. Nel video, si sente Sahebi commentare: “Mi ha tirato un ceffone l’amico tuo”, a cui l’aggressore risponde: “E vabbè, un ceffone, sei grande e grosso”.
L’appello del giornalista
Sahebi ha dichiarato che presenterà denuncia per l’accaduto lunedì 27 e ha lanciato un appello a chiunque disponga di informazioni utili per l’identificazione degli aggressori, invitandoli a contattarlo via email. Ha inoltre espresso la speranza che Prefettura e Comune intervengano, sottolineando che, sebbene si tenda a sottolineare la violenza attribuita alla sinistra, egli ritiene che le cause della violenza debbano essere ricercate in altri ambiti.
Sahebi ha inoltre evidenziato che la traversa da cui sono giunti gli aggressori conduce, in otto minuti a piedi, al centro sociale di destra Casapound. Pur riconoscendo che sia prematuro trarre conclusioni, ha espresso interesse a comprendere l’ambiente di provenienza dei tre individui al momento della denuncia.
L’annuncio di Antonio Di Pietro, in cui esprime il proprio sostegno al referendum proposto dal centrodestra, ha suscitato forti reazioni da parte dei giudici di Magistratura Indipendente.



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