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Bianca Balti rivela per la prima volta la sua depressione: “La mente si è spenta e il corpo ha seguito”



La supermodella, in remissione dal tumore ovarico, ha raccontato nella sua newsletter il crollo emotivo e il ritorno in psicoterapia per affrontare la depressione.



L’8 settembre 2024 a Bianca Balti fu diagnosticato un cancro alle ovaie in stadio tre. Dodici mesi di cure, chemioterapie, viaggi e impegni hanno segnato profondamente la vita della supermodella, che oggi, in remissione, ha scelto di parlare apertamente delle conseguenze psicologiche della malattia.

In una newsletter pubblicata nei giorni scorsi, Balti ha raccontato di aver vissuto negli ultimi mesi un crollo emotivo che l’ha portata a confrontarsi con la depressione: “Quello che è successo a giugno è stato insieme rumoroso, complicato e ordinario”, ha scritto, spiegando i motivi della sua assenza dai social durante l’estate.

La modella ha descritto la difficoltà di ritrovare una normalità: “Dopo il cancro la vita non è più la stessa”. Nonostante la remissione, Balti si è sentita spesso fuori posto, incapace di divertirsi come l’anno precedente e, in alcuni momenti, senza la forza neppure di alzarsi dal letto.

Il momento più duro è arrivato quando, dopo un anno di impegni e lotta contro la malattia, la pressione si è allentata: “La mia mente ha fatto ciò che fa dopo un sovraccarico: si è spenta. Il corpo l’ha seguita”.

Spinta dal compagno Alessandro, la top model ha deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia, per affrontare quella che definisce senza mezzi termini una condizione dolorosa: “La depressione è un posto strano e cattivo. Ti fa sentire sola e il tuo cervello ti convince che non c’è via d’uscita. Dopo mesi in cui sono stata ‘forte’ nonostante il cancro, questa vulnerabilità mi è sembrata quasi un tradimento”.

Accanto a lei ci sono le figlie e il compagno, oltre a un forte senso di gratitudine che, però, non cancella la sofferenza: “Sono grata. Ma la gratitudine non cancella la depressione. La complica. A volte la fa sentire imbarazzante. Per questo lo dico chiaramente: la depressione dopo aver superato il cancro è reale, permessa e non un fallimento morale”.

Con questa testimonianza, Balti sceglie di dare voce a un tema spesso trascurato: la fragilità psicologica che segue alla lotta contro il cancro. Un racconto che, oltre alla sua vicenda personale, assume il valore di un messaggio universale, volto a spezzare tabù e silenzi.



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