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“Che spettacolo umiliante” Vittorio Sgarbi va da Vespa, la figlia Evelina distrugge la Rai dopo l’intervista del padre



Vittorio Sgarbi, ospite di Bruno Vespa nella trasmissione “Cinque minuti” su Rai1 in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Il cielo più vicino. La montagna nell’arte”, ha commentato la richiesta della figlia, Evelina Sgarbi, di nominare un amministratore di sostegno presso il tribunale.



Sgarbi, con un tono e un atteggiamento più pacati rispetto al passato, ha interpretato la richiesta della figlia come un tentativo di ottenere un’attenzione che non aveva precedentemente ricevuto, cercando così un padre che non aveva trovato.  Ha ipotizzato che l’idea di problemi interiori, turbamenti, difficoltà o disagi da parte sua rappresentasse una forma di risposta da parte di Evelina, un modo per mettersi in evidenza e manifestare le proprie esigenze.  Concludendo, Sgarbi ha espresso comprensione per le azioni della figlia, pur ritenendole sproporzionate e illogiche.

Alla domanda di Vespa sul suo attuale stato di salute (Sgarbi è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una grave depressione nei primi mesi dell’anno), il critico d’arte ha dichiarato di essersi ripreso: “Sto bene. È stato un lungo percorso di introspezione e di analisi della realtà esterna, culminato nella stesura di questo libro che narra l’esperienza della realtà, dell’osservazione, dei sentimenti e delle necessità interiori”.

In precedenza, nel pomeriggio, l’avvocato Lorenzo Iacobbi, legale di Evelina Sgarbi, intervenuto alla trasmissione “La Volta Buona”, ha annunciato nuove querele da parte di Barbara Hary, madre di Evelina.  L’avvocato ha precisato che la sua assistita non ha mai richiesto un tutore per il padre, il che avrebbe comportato l’interdizione di Vittorio Sgarbi, bensì un amministratore di sostegno, volto a fornire un aiuto temporaneo nella gestione della persona e delle risorse del padre, esclusivamente nel suo interesse e per la tutela della sua salute.  È stata inoltre richiesta la ricusazione della giudice Paola Scorza, in attesa della decisione del collegio del tribunale civile di Roma.

DICHIARAZIONE DI EVELINA SGARBI: “SPETTACOLO CINICO E TRISTE CHE NON CANCELLA LA VERITÀ”

Osservando il cerchio tragico all’opera, non posso fare a meno di esprimere il mio profondo sconcerto di fronte alla mancanza di empatia e scrupoli dimostrata.  Apprendere che mio padre sia stato condotto nello studio RAI per registrare la puntata di Bruno Vespa, in condizioni di evidente disagio, causando persino imbarazzo tra gli operatori Rai che lo percepivano in modo completamente diverso – con difficoltà motorie e respiratorie, appariva come un nonagenario – mi provoca un dolore immenso e un senso di impotenza.  Questa esperienza mi conferma la totale influenza del cerchio tragico su mio padre, che è diventato un’altra persona.

Pur comprendendo la necessità di promuovere il libro edito dalla Nave di Teseo, ritengo che si sarebbe dovuto dare priorità alla salute di mio padre, piuttosto che agli interessi della casa editrice, e che si sarebbe potuto intervenire con maggiore tempestività.

Lo spettacolo, a cui hanno assistito dipendenti Rai, tecnici del suono e giornalisti, è umiliante per mio padre e per la sua dignità. È vergognoso che venga utilizzato come strumento di propaganda, come il cavallo di Bertolt Brecht. La magistrata Scorza avrà sicuramente modo di visionare la trasmissione di questa sera, ma sarebbe opportuno che consultasse anche le testimonianze di coloro che hanno assistito allo spettacolo dal vivo.  Affermare che oggi mio padre stia bene è scandaloso e costituisce un falso clamoroso.  E tutto questo viene fatto per amore? E sarei io l’esosa e l’interessata?

Rimango sconcertata dall’atteggiamento di sua sorella Elisabetta Sgarbi, che ha sempre nutrito affetto per mio padre Vittorio, e che continua a mantenere una posizione di  “ponziopilatesca” nei confronti del cerchio tragico.

L’ignavia è un peccato capitale, soprattutto nei confronti di un genio.  Mentre questa sceneggiata, orchestrata ad hoc per la promozione del libro, mi ha raggelato il cuore, l’unico aspetto positivo è stato il commento di mio padre alla mia iniziativa, che mi ha scaldato il cuore. Ho compreso che mi sta incoraggiando ad andare avanti.



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