Da qualche tempo, il nome di Chris Kebbon sta guadagnando visibilità internazionale. Il giovane fotografo svedese, ex surfista e ora impegnato come fotoreporter, è spesso visto al fianco dell’attivista per il clima Greta Thunberg, alimentando speculazioni sulla loro relazione. Oltre alla lotta contro i cambiamenti climatici, i due condividono un forte impegno per i diritti umani, come dimostra il coinvolgimento di Kebbon nella missione della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa volta a portare aiuti alla popolazione di Gaza.
La Global Sumud Flotilla, composta da diverse imbarcazioni, ha preso il largo da Barcellona con l’obiettivo di raggiungere la Striscia di Gaza. Il progetto mira a fornire supporto umanitario alla popolazione palestinese, duramente colpita dai conflitti e dalle condizioni di vita precarie. Chris Kebbon ha documentato l’intero viaggio attraverso foto e video, molti dei quali sono stati condivisi sul suo profilo Instagram. Le immagini della partenza della flottiglia portano la sua firma e mostrano momenti significativi del viaggio, attirando l’attenzione di un pubblico globale. Attraverso le sue pubblicazioni sui social media, il fotoreporter denuncia con forza le violenze subite dai palestinesi, sottolineando spesso il silenzio della comunità internazionale.
Un episodio che ha catturato l’attenzione mediatica è stato l’abbraccio tra Greta Thunberg e Chris Kebbon all’aeroporto di Arlanda, a Stoccolma, lo scorso giugno. La scena si è svolta dopo che l’attivista svedese era stata costretta a tornare in patria in seguito al fermo da parte delle autorità israeliane. Greta, che viaggiava a bordo della nave Medleen insieme ad altri attivisti, aveva cercato di raggiungere Gaza per sostenere la missione umanitaria. L’abbraccio tra i due ha alimentato ulteriormente le voci su una possibile relazione sentimentale.
Oltre alle battaglie per i diritti umani, Kebbon è attivo anche sul fronte ambientale. Nel febbraio 2024, ha preso parte alle proteste contro l’Energy Intelligence Forum insieme a Greta Thunberg. L’evento era dedicato alle principali compagnie petrolifere e ha visto la partecipazione di numerosi attivisti. Durante la protesta, entrambi sono stati accusati di disordine pubblico e hanno dovuto comparire davanti alla Westminster Magistrates’ Court. Tuttavia, il tribunale li ha assolti dalle accuse.
La storia personale di Chris Kebbon è altrettanto interessante quanto il suo lavoro. Nato e cresciuto in Svezia, ha vissuto parte della sua vita in paesi come Siria, Libano e Marocco insieme alla sua famiglia. Queste esperienze hanno contribuito a plasmare la sua visione del mondo e il suo impegno per le cause sociali. La sua passione per la fotografia lo ha portato a documentare eventi significativi, spesso in contesti difficili, utilizzando le immagini come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica.
La Global Sumud Flotilla rappresenta una delle iniziative più rischiose e simboliche a cui Kebbon abbia preso parte. Il viaggio verso Gaza non è privo di ostacoli: le tensioni politiche e militari nella regione rendono ogni passo della missione estremamente delicato. Nonostante ciò, il fotografo continua a raccontare la realtà attraverso il suo obiettivo, offrendo una prospettiva diretta su ciò che accade in una delle aree più critiche del mondo.
L’impegno di Chris Kebbon e Greta Thunberg dimostra quanto sia importante combinare azioni concrete con la sensibilizzazione mediatica. Entrambi utilizzano la loro visibilità per attirare l’attenzione su questioni globali che spesso vengono trascurate. Mentre Greta è ormai un simbolo delle lotte ambientali, Kebbon sta emergendo come una figura chiave nella documentazione dei diritti umani e delle crisi internazionali.



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