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Chi era Eleonora Magnarello, la giovane di 28 anni morta tra le fiamme della sua abitazione



La tragedia si è consumata nella serata di domenica 17 agosto, quando un incendio ha devastato una villetta situata al secondo piano in via Rivalta, comune in provincia di Torino. L’incidente ha provocato la morte di Eleonora Magnarello, una ragazza di 28 anni, mentre il padre, Gian Carlo Magnarello, di 67 anni, è stato tratto in salvo da un vigilante di passaggio. La giovane è stata soccorsa dai Vigili del Fuoco e trasportata d’urgenza in elicottero all’ospedale CTO, dove è deceduta poco dopo a causa delle gravissime condizioni.



Secondo le ricostruzioni iniziali, le fiamme si sarebbero propagate intorno alle 21:30, partendo dalla cucina dell’abitazione. Un vigilante, che stava transitando nei pressi della casa per recarsi al lavoro, ha notato il fumo e si è immediatamente attivato per prestare soccorso. È riuscito a portare fuori il 67enne, ma non è stato possibile salvare la giovane donna, rimasta intrappolata in una stanza priva di sensi. Quando i Vigili del Fuoco sono arrivati sul posto, insieme ai Carabinieri, hanno affrontato notevoli difficoltà per estrarla dalla camera.

Le condizioni di Gian Carlo Magnarello al momento sono stabili e l’uomo è ricoverato presso l’ospedale di Rivoli. Le autorità stanno ancora indagando sulle cause precise dell’incendio, ma una delle ipotesi è che il rogo possa essere stato alimentato dalla presenza di numerosi oggetti accumulati nell’abitazione. Sia Eleonora che il padre soffrivano infatti di disposofobia, un disturbo psicologico legato all’accumulo compulsivo di oggetti.

La famiglia Magnarello era seguita dal centro di salute mentale di Orbassano, ma la loro situazione non era mai stata segnalata formalmente al Comune. La madre di Eleonora, ricoverata da anni in una Rsa a Borgaretto, riceveva visite quasi quotidiane dal marito, mentre la giovane donna sembra non uscisse mai di casa. I vicini erano consapevoli delle difficoltà vissute dalla famiglia e avevano segnalato la situazione all’amministratore condominiale, ma non si sono registrate azioni concrete da parte delle autorità.

L’appartamento e la mansarda della villetta sono stati posti sotto sequestro e dichiarati inagibili in attesa di ulteriori accertamenti tecnici. Gli investigatori stanno cercando di determinare se l’elevata quantità di oggetti presenti nell’abitazione abbia avuto un ruolo nell’aggravarsi dell’incendio.

Il sindaco di Rivalta, Sergio Muro, ha espresso il cordoglio della comunità per la perdita della giovane: “Ci stringiamo intorno alla famiglia Magnarello. Una tragedia che ci interroga su quanto ancora sia difficile per le istituzioni sanitarie e sociali intercettare queste situazioni di disagio psicologico (e umano) e prevenire questo tipo di accadimenti”. Il primo cittadino ha sottolineato inoltre come la solitudine che spesso accompagna queste famiglie rappresenti un dramma sociale: “La solitudine con cui molte famiglie vivono una quotidianità di sofferenza esistenziale rappresenta uno dei drammi della nostra società”. Ha auspicato un maggiore impegno da parte delle istituzioni: “Ci auguriamo uno sforzo economico, professionale, umano e anche normativo per intercettare situazioni come quelle della famiglia Magnarello”.



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