Si chiamava Assunta Sgarbini, conosciuta da tutti come Tina, la donna di 47 anni trovata morta nella sua casa di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, nella mattinata di oggi. Madre di tre figli, avuti da una precedente relazione, la vittima al momento della tragedia si trovava da sola in casa. La comunità locale, sotto shock, ha reagito con incredulità e dolore, mentre le indagini degli inquirenti si concentrano sull’ipotesi di un omicidio.
Secondo i primi rilievi effettuati dai carabinieri e dai sanitari giunti sul posto, sul corpo della donna sarebbero stati riscontrati segni compatibili con un’aggressione. Gli investigatori escludono che si tratti di un decesso per cause naturali: l’ipotesi principale è quella dello strangolamento. La conferma definitiva arriverà solo con l’autopsia, già disposta dall’autorità giudiziaria.
Il sospetto è che la donna possa essere stata vittima di un femminicidio consumatosi tra le mura domestiche, in un momento in cui i figli non si trovavano in casa. A destare ulteriore preoccupazione è la posizione dell’ex compagno di Sgarbini, che risulta al momento irreperibile. L’uomo non risponde alle chiamate e le ricerche da parte dei carabinieri sono in corso. Gli investigatori ritengono fondamentale rintracciarlo per chiarire la sua posizione e ricostruire le ore precedenti alla tragedia.
La notizia della morte di Assunta Sgarbini ha provocato un’ondata di cordoglio sui social network, dove amici e conoscenti hanno ricordato la donna con messaggi affettuosi. Un amico ha scritto: “Amica mia… Avevi lottato tanto con tutta te stessa per guarire dalla malattia… E invece… Una mano assassina ti ha portato via… Ti voglio bene Tina… Lasci un grande vuoto.”
Anche le istituzioni locali hanno voluto esprimere il loro dolore per l’accaduto. Il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, ha dichiarato: “Oggi Montecorvino Rovella piange una sua figlia. Il dolore che proviamo come comunità è immenso, perché la vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all’interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro. Non esistono parole sufficienti a colmare il vuoto che questa tragedia lascia. In questo momento il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a chi l’ha conosciuta e amata. La nostra comunità non dimenticherà.”
Il primo cittadino ha inoltre annunciato che, in occasione dei funerali, sarà proclamato il lutto cittadino. Tutti gli eventi in programma a Montecorvino Rovella nei prossimi giorni sono stati annullati o rinviati a data da destinarsi, in segno di rispetto per la vittima e la sua famiglia.
Sul fronte investigativo, le indagini sono affidate ai carabinieri, che stanno passando al setaccio testimonianze e telecamere di sorveglianza della zona per raccogliere elementi utili. Parallelamente, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la rete di rapporti personali e familiari della donna, al fine di delineare un quadro più chiaro delle sue ultime ore di vita.
La tragedia ha sollevato grande commozione in città, dove Assunta Sgarbini era conosciuta come una persona gentile e benvoluta. Amici e parenti ricordano la sua solarità e la forza con cui aveva affrontato momenti difficili, tra cui una lunga malattia da cui stava cercando di riprendersi.
Il sospetto femminicidio di Sgarbini si inserisce in un quadro purtroppo già segnato da numerosi episodi simili a livello nazionale, che continuano a richiamare l’attenzione sulla necessità di prevenzione e protezione delle donne in situazioni di fragilità o conflittualità familiare.



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