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Crozza prende in giro Vespa per l’intervista a Giorgia Meloni, la risposta del giornalista: “Gli farò un omaggio”



Nella recente puntata di venerdì scorso di Fratelli di Crozza, il conduttore Maurizio Crozza ha dedicato un segmento all’intervista rilasciata dalla premier Giorgia Meloni a Bruno Vespa. Durante il suo sketch, Crozza ha presentato un montaggio che evidenziava un monologo della presidente del Consiglio, mentre il giornalista ottantenne appariva quasi immobile e impassibile. Questo momento di satira ha suscitato una reazione da parte di Vespa, che nella puntata successiva di Porta a Porta ha risposto in modo piccato, affermando: “Volevo fare un omaggio a Maurizio Crozza.”



La risposta di Bruno Vespa a Porta a Porta è risultata sostanzialmente gentile, ma non altrettanto incisiva rispetto alla battuta del comico. Dalla sua introduzione, Vespa sembrava intenzionato a contrastare lo sketch di Crozza con un montaggio che dimostrava come avesse posto domande “scomode” alla premier, alternando le sue domande con le reazioni del comico. Tuttavia, il risultato finale si è rivelato piuttosto deludente, presentando semplici fotografie d’archivio di Crozza mescolate alle domande di Vespa.

Nel tentativo di rispondere alle provocazioni di Crozza, Vespa ha dichiarato: “Venerdì scorso ha giocato un pochino sulla mia intervista a Giorgia Meloni, nella quale sembra un monologo della Meloni. Ma vediamo qualche domanda di quella che ho fatto. E vediamo la reazione di Crozza.” Questa dichiarazione, pur cercando di giustificare la sua posizione, non ha avuto l’effetto desiderato, risultando meno efficace rispetto alla satira del comico.

Un aspetto che ha contribuito all’insuccesso del montaggio di Vespa è stato l’evidente imbarazzo tecnico della trasmissione. La scelta di utilizzare fotografie d’archivio anziché filmati originali del programma di Crozza ha messo in luce un problema di fondo: la Rai potrebbe non aver avuto i diritti per trasmettere le immagini del programma in onda su Nove. Questa mancanza ha trasformato quello che doveva essere un momento di risposta astuta in una situazione di involontaria comicità. Nonostante la Rai avrebbe potuto richiedere i diritti a Discovery, proprietaria del canale Nove, ha evidentemente optato per una soluzione improvvisata, probabilmente per motivi di tempo o per evitare costi aggiuntivi.

La situazione ha sollevato interrogativi su come i programmi televisivi gestiscano i diritti di trasmissione e su come le risposte a critiche e satira possano essere formulate in modo efficace. La reazione di Vespa, pur cercando di mantenere un tono professionale, ha mostrato i limiti della sua strategia, lasciando il pubblico con una sensazione di insoddisfazione.

Il confronto tra Crozza e Vespa ha messo in evidenza non solo le differenze stilistiche tra i due conduttori, ma anche le sfide che affrontano nel loro lavoro. Mentre Crozza utilizza la satira per commentare la politica e la società, Vespa si presenta come un giornalista serio, cercando di mantenere il controllo della narrazione. Tuttavia, questo confronto ha portato a un’esitazione da parte di Vespa, che ha faticato a rispondere con la stessa incisività.

L’episodio ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, che ha seguito con interesse l’evoluzione di questo scambio. La satira di Crozza ha trovato un terreno fertile nel contesto politico attuale, mentre la risposta di Vespa ha evidenziato le difficoltà di un giornalista nel confrontarsi con un comico che sa come intrattenere e provocare.



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