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La giunta del sindaco Roberto Gualtieri ha ordinato la rimozione dei manifesti della Lega relativi al decreto Sicurezza, ritenuti offensivi e contrari al regolamento comunale sui contenuti etici.



L’amministrazione capitolina ha deciso di far rimuovere i poster della Lega perché «violano le norme vigenti sui contenuti etici delle pubblicità» e contengono «stereotipi legati all’appartenenza etnica». La richiesta, inviata alla società incaricata delle affissioni, è partita in autonomia dagli uffici competenti dopo segnalazioni da parte di cittadini. Secondo il Campidoglio, non si tratta di censura, ma dell’applicazione puntuale dell’articolo 12‑bis del Regolamento comunale pubblicità, che vieta affissioni con rappresentazioni discriminatorie  .

Nei manifesti incriminati spiccavano slogan come “Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse” e “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore”, accompagnati da immagini generate con intelligenza artificiale raffiguranti persone rom, immigrate o di pelle scura, associate rispettivamente a furti o occupazioni abusive  . Secondo la Lega, le immagini erano funzionali a narrare i problemi reali con cui molti cittadini si confrontano quotidianamente.

Il partito di Matteo Salvini ha replicato duramente, descrivendo la rimozione come un atto di «censura», un «bavaglio comunista», e un «attentato alla democrazia»: le affissioni erano legalmente pagate e regolarmente affisse  . Il segretario regionale Davide Bordoni ha annunciato una interrogazione in Consiglio comunale, mentre il vicesegretario federale Claudio Durigon e il sottosegretario Nicola Molteni parlano di battaglia legale e ricorsi anche al Tar  .

Gli uffici comunali – in particolare il dipartimento Attività produttive – hanno puntualizzato che l’ordine di rimozione è arrivato «a seguito di esposti pervenuti da cittadini», inclusi rappresentanti della comunità rom, e che ogni affissione viene valutata nel rispetto delle procedure amministrative, assicurando legalità, decoro urbano e diritto alla dignità di ogni persona. Non sarebbe dunque un atto politico, ma un intervento tecnico dovuto  .

La Lega ha annunciato che rilancerà la campagna in tutta Italia, con nuovi manifesti (anche in formato magliette) e immagini reali, non generate dall’IA, allo scopo di difendere la propria libertà di espressione e di comunicazione politica  .

Restano aperte le opzioni per un eventuale ricorso contro la rimozione oppure la continuazione della campagna modificando i contenuti secondo le normative vigenti  .



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