Durante la Festa dell’Ottimismo 2025 del quotidiano “Il Foglio”, tenutasi nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze, il governatore della Campania uscente, Vincenzo De Luca, ha lanciato duri attacchi al candidato governatore del centrosinistra, Roberto Fico.
De Luca, dal palco, ha affermato: “Il tempo delle scemenze ideologiche è finito. Ricorda che tu hai il 9%, io il 70%”. Rivolgendosi direttamente a Fico, ha aggiunto: “Non sei Richard Gere, quindi devi parlare delle cose fatte in Regione quando eri all’opposizione per farti votare”.
L’intervento di De Luca, caratterizzato da toni aggressivi, ha suscitato reazioni negative da parte di Roberto Fico ed Elly Schlein, presenti all’evento.
Nella campagna elettorale in Campania, il tempo e le risorse limitate non consentono di indulgere in sterili dibattiti ideologici. È fondamentale preservare i risultati raggiunti, evitando di proporre soluzioni inefficaci come il reddito di cittadinanza. La mia lista si rivolge a quegli elettori che non condividono questa misura. Al contrario, l’ex presidente della Camera ne fa un punto cardine del suo programma. La nostra proposta si rivolge a coloro che non si riconoscono nei candidati attuali, offrendo la nostra esperienza politica. De Luca, sul palco della festa del Foglio, si presenta come una voce critica, una spina nel fianco. Considerando le elezioni in Campania a fine novembre, questa posizione non costituisce una solida base programmatica. La campagna elettorale assume toni surreali. Chi è l’avversario? Più che Cirielli, sembra proprio Fico.
La possibilità di presentare una lista autonoma alle elezioni è ancora incerta. La discussione verte anche sul logo, che include la scritta “con De Luca”. È evidente che De Luca stia giocando una partita personale, culminata nell’accettazione della candidatura di Fico e nella nomina del figlio Piero a segretario regionale del Partito Democratico. Nonostante ciò, De Luca non si trattiene dal criticare. Recentemente, ha affermato: “La gestione delle elezioni regionali, a mio avviso, non è stata ottimale, anzi, in alcune realtà è stata pessima. Qual è la regione più importante che andrà al voto? La Campania. Dove i Cinque Stelle sono stati all’opposizione per dieci anni e il Partito Democratico ha ottenuto il maggior numero di voti? La Campania. Quale regione assegniamo ai Cinque Stelle? La Campania!”.
De Luca: “Fico non è Richard Gere, deve parlare dei risultati ottenuti”.
Subito dopo l’ufficializzazione della candidatura di Fico, aveva già attaccato: “Buonanotte, se il buongiorno si vede dal mattino. Ci voleva Fico per scoprire la povertà…”. Oggi il suo attacco si fa ancora più duro, trattando il candidato del centrosinistra con sufficienza: “Spiegherò a Fico che, essendo stato dieci anni all’opposizione nel governo campano, deve prima imparare le cose che abbiamo fatto e di quelle deve parlare, altrimenti di cosa parla? Non essendo Richard Gere o Monica Bellucci, dovrà conquistare consensi parlando dei fatti concreti”. Poi affila la lama: “Ricorderò a Fico un dato numerico: quando in una campagna elettorale in Campania i 5 Stelle prendono il 9% e De Luca il 70%, chi deve cambiare secondo voi? Credo che debba cambiare chi prende il 9%. Deve imparare a parlare ai cittadini e conquistare il consenso. Si farà una battaglia per il centrosinistra, per dare continuità al governo regionale”.
Un messaggio chiaro per Elly Schlein…
Insomma, De Luca ha sempre una gran voglia di vestire i panni del personaggio scomodo. Anzi, il suo desiderio è di farlo a lungo da protagonista. E stamattina lo ha confermato: “Adesso mi sto dedicando alla letteratura, alla filosofia, alle cose belle della vita. Di sicuro non andrò a casa e non andrò alle Seychelles, mi sono collocato sulla linea Napolitano-De Mita e per un altro quarto di secolo starò qui a fare politica”.



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