Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla guerra in Ucraina durante una registrazione del programma Porta a Porta. Salvini ha messo in discussione l’efficacia della strategia attuale, affermando che “l’Ucraina non riconquisterà mai il terreno perso”. Ha evidenziato come la guerra stia avendo un costo elevato non solo per gli ucraini, ma anche per gli europei, sottolineando che gli Stati Uniti stanno progressivamente riducendo il loro coinvolgimento nel conflitto.
Secondo Salvini, il ministro ucraino ha richiesto 120 miliardi di euro per il prossimo anno al fine di mantenere le posizioni conquistate. “Quindi è la domanda, non da filo russo, ma da italiano che vuole arrivare alla pace: quanto ci conviene andare avanti per altri 3 anni con morti e spese sempre più difficilmente sostenibili?”, ha chiesto il ministro. Ha proseguito ponendo un interrogativo cruciale: “Quanto ci conviene fermare adesso la situazione e lasciare che siano Zelensky e Putin a decidere, naturalmente con tutte le garanzie di sicurezza per l’Ucraina?”.
Le parole di Salvini hanno sollevato interrogativi su come l’Italia e l’Europa dovrebbero affrontare la situazione attuale, suggerendo che potrebbe essere giunto il momento di considerare un approccio diverso. La sua posizione sembra riflettere una crescente preoccupazione per le conseguenze economiche e umane del conflitto, che continua a protrarsi senza una chiara soluzione in vista.
In un altro segmento della registrazione, Salvini ha affrontato le polemiche relative al suo saluto all’ambasciatore russo, che hanno suscitato critiche da parte della sinistra. “La colpa del saluto all’ambasciatore russo è della mia mamma e del mio papà che mi hanno insegnato la buona educazione da bambino”, ha dichiarato. Il ministro ha spiegato che, nonostante le circostanze politiche, ha sempre ritenuto importante rispondere ai saluti in un contesto formale e affollato come quello della festa per l’anniversario delle buone relazioni tra Italia e Cina.
Salvini ha affermato: “Se 10 ambasciatori ti salutano e ti porgono la mano tu rispondi salutandoli, ringraziandoli e restituendo la stretta di mano”. Questa affermazione ha messo in evidenza il suo punto di vista sulla diplomazia e sull’importanza della buona educazione nei rapporti internazionali. Ha aggiunto che la polemica sollevata dalla sinistra riguardo al suo comportamento è stata eccessiva e ha espresso dispiacere per la loro reazione.
Il vicepremier ha sottolineato che la questione del galateo istituzionale e diplomatico non dovrebbe diventare un argomento di contesa politica. “Quindi se la Sinistra arriva a polemizzare sulla buona educazione, sul galateo istituzionale e diplomatico mi dispiace per loro”, ha concluso Salvini.
Le dichiarazioni di Salvini si inseriscono in un contesto più ampio di discussione sulla posizione dell’Italia nella crisi ucraina e sul suo ruolo all’interno dell’Unione Europea. Mentre il governo italiano continua a sostenere l’Ucraina, ci sono voci che chiedono una riflessione più profonda sulle conseguenze a lungo termine di questo impegno.
La posizione di Salvini potrebbe riflettere una frustrazione crescente tra gli elettori italiani riguardo ai costi della guerra e alla mancanza di progressi significativi verso una risoluzione pacifica. La sua richiesta di una valutazione sui costi e benefici di un prolungamento del conflitto potrebbe trovare risonanza tra coloro che desiderano vedere un cambiamento nella direzione della politica estera italiana.



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