Il mondo dello spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa di Remo Girone, attore di straordinaria intensità, che si è spento improvvisamente all’età di 76 anni nella sua abitazione di Monaco, dove viveva da anni insieme alla moglie Vittoria. Una carriera lunga e poliedrica, capace di spaziare tra cinema, teatro e televisione, lo ha reso una delle figure più riconoscibili e amate del panorama artistico italiano.
Nato ad Asmara, in Eritrea, Girone aveva costruito la propria fama grazie a un ruolo che è entrato nella storia della televisione: quello di Gaetano “Tano” Cariddi nella celebre serie “La Piovra”. A partire dal 1987, la sua interpretazione dell’algido ragioniere, simbolo della collusione tra mafia e finanza, ha reso il suo volto e la sua voce parte della memoria collettiva del Paese. L’austerità del personaggio e lo sguardo freddo e impenetrabile gli hanno consegnato un posto di rilievo tra le icone della tv italiana.
Tuttavia, la carriera di Girone non si è mai esaurita nell’interpretazione di Cariddi. Artista versatile e capace di rinnovarsi, ha collaborato con grandi registi del cinema italiano e internazionale. Con Ettore Scola ha preso parte a “Il viaggio di Capitan Fracassa”, mentre con Andrea Molaioli ha recitato in “Il gioiellino”. La sua apertura al cinema internazionale lo ha portato a lavorare anche con il visionario regista britannico Peter Greenaway, confermando il suo talento in contesti artistici diversi e complessi.
Negli ultimi anni, Girone aveva saputo reinventarsi ancora una volta, trovando spazio in produzioni di grande successo. Nel 2019 aveva preso parte alla commedia “Ma cosa ci dice il cervello”, mentre nello stesso anno aveva interpretato Enzo Ferrari nell’epopea hollywoodiana “Le Mans ‘66 – La grande sfida”. La sua presenza scenica, intensa e autorevole, aveva confermato la sua capacità di dare vita a personaggi memorabili anche in contesti narrativi differenti. Recentemente, il pubblico lo aveva ritrovato nel film “The Equalizer 3 – Senza tregua”, confermando la sua costante attualità e la sua capacità di adattarsi a generi e produzioni diverse.
Con la sua scomparsa, il mondo del cinema e della televisione perde un attore di straordinaria forza espressiva, capace di lasciare un segno profondo nel pubblico. Remo Girone ha incarnato per decenni figure complesse e indimenticabili, oscillando tra ruoli oscuri e drammatici e personaggi di grande umanità. Il suo nome resterà legato per sempre a Tano Cariddi, ma la sua eredità artistica va ben oltre quel ruolo, abbracciando un percorso professionale fatto di impegno, talento e passione.



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