Attimi di grande paura si sono verificati nel Comune di Davagna, in località Mareggia, nell’entroterra genovese, dove un uomo di 67 anni è stato vittima di un’aggressione violenta. L’aggressore, un uomo di 40 anni e vicino di casa della vittima, ha colpito il settantasettenne con un machete mentre si trovava in strada. L’episodio ha immediatamente allarmato i residenti della zona, che hanno contattato le autorità.
Sul posto sono giunti rapidamente i carabinieri della stazione di Chiavari e i sanitari del 118. La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Martino di Genova, dove attualmente si trova in codice rosso, segno della gravità delle ferite riportate. L’aggressore è stato immediatamente fermato dai militari, che stanno ora conducendo indagini per chiarire la dinamica dell’attacco.
Le prime ricostruzioni dell’accaduto, basate sulle testimonianze di alcuni testimoni, indicano che l’aggressore si trovava in uno stato di alterazione. Sembra che l’uomo sia uscito di casa con l’intento di colpire chiunque si fosse trovato sulla sua strada, senza alcun motivo apparente. Non ci sarebbero stati precedenti contrasti o discussioni tra i due uomini, il che rende l’episodio ancora più inquietante per la comunità locale. Le indagini proseguono per raccogliere ulteriori informazioni e per comprendere le motivazioni che hanno spinto il 40enne a compiere un gesto così estremo.
Questo episodio non è isolato e richiama alla memoria un altro grave fatto di cronaca avvenuto lo scorso maggio a Perugia. In quell’occasione, quattro uomini armati di machete e katane avevano aggredito una vittima nel parcheggio di un supermercato Conad situato nella frazione di San Sisto. Le telecamere di sorveglianza avevano ripreso l’intero pestaggio, mostrando i criminali mentre colpivano un uomo alle gambe, alle mani e alla testa. La vittima, nel tentativo di difendersi, aveva subito ferite significative prima di essere soccorsa dal personale del 118.
In quel caso, gli aggressori dovranno affrontare gravi accuse, tra cui tentato omicidio. Il giudice per le indagini preliminari aveva spiegato che “le modalità, la violenza e le zone colpite sono compatibili con un’azione indirizzata alla morte del soggetto”. Questo mette in evidenza come la violenza armata stia diventando un fenomeno preoccupante in diverse aree del paese.
Tornando a Davagna, la comunità è sotto shock per quanto accaduto. Gli abitanti della zona esprimono preoccupazione per la sicurezza e chiedono un maggiore controllo e vigilanza per prevenire simili episodi in futuro. Le autorità locali stanno valutando la situazione e potrebbero essere adottate misure preventive per garantire la sicurezza dei cittadini.
Il sindaco di Davagna ha espresso la sua solidarietà alla vittima e alla sua famiglia, sottolineando l’importanza di unire le forze per garantire un ambiente sicuro per tutti. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per monitorare la situazione e per rassicurare la popolazione, che si sente vulnerabile dopo un episodio di tale gravità.



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