La campionessa di nuoto Federica Pellegrini ha condiviso aspetti della sua vita personale e professionale in una recente intervista rilasciata a Nicolò De Devitiis per il programma televisivo “Le Iene”. Durante il colloquio, ha affrontato vari argomenti, tra cui le critiche ricevute per le sue dichiarazioni su Jannik Sinner, la sua posizione politica e la sua relazione con il marito Matteo Giunta.
La questione politica è emersa quando Federica Pellegrini ha ribadito di identificarsi come una persona di destra moderata. Ha espresso stupore per le reazioni che questa sua posizione ha generato: “Perché sconvolge così tanto? Non capisco. Sono sempre stata una persona di destra moderata. Meloni? No, a volte devo dire che non mi ci riconosco molto”. La nuotatrice ha voluto chiarire che, nonostante le sue idee politiche, non comprende le polemiche che spesso si accendono attorno alle sue dichiarazioni.
Un altro tema trattato nell’intervista è stato il dibattito generato dalle sue parole su Jannik Sinner. La Pellegrini ha spiegato che il suo commento sulla gestione del caso del giovane tennista, rispetto ad altri atleti, non era stato fatto con l’intento di criticare, ma piuttosto per evidenziare una differenza di trattamento. Ha sottolineato che l’intervista in questione era stata rilasciata molto tempo prima della sua pubblicazione e che non aveva intenzione di sollevare polemiche: “Io do questa intervista a Repubblica a inizio marzo, esce un mese e mezzo dopo. Non è che io mi sveglio una mattina e dico: ‘Ho bisogno con tutto il mio cuore di parlare del caso Sinner’. Io l’ho detto più volte che secondo me lui non ha fatto un uso intenzionale del doping, però questa volta fatalità questa intervista è uscita una settimana prima che lui tornasse ad allenarsi. Secondo me è stato un caso gestito in maniera diversa da altri casi. Perché è partito il polverone? Perché Sinner è molto amato”.
L’intervista ha anche toccato aspetti più personali della vita della campionessa, come la sua relazione con il marito Matteo Giunta, che ha descritto come un amore nato gradualmente. La Pellegrini ha raccontato il momento in cui lo ha incontrato per chiedergli di diventare il suo preparatore atletico: “A settembre 2012 l’ho incontrato per chiedergli di essere il mio preparatore atletico. Siamo cresciuti insieme. Io uscivo da una storia importantissima e a un certo punto ho detto: ‘Però, non male'”. Dal canto suo, Giunta ha ammesso di aver inizialmente esitato prima di lasciarsi coinvolgere sentimentalmente: “Dovevo essere sicuro che cedendo alle sue lusinghe non fosse una cosa così. Quando ho capito che si stava allontanando…”. La Pellegrini ha concluso il racconto spiegando come è iniziata la loro storia d’amore: “Ha bussato alla mia porta e ha detto: ‘Non so cosa sto facendo’ e poi… è nato l’amore”.
Infine, Federica Pellegrini ha affrontato il tema dei pregiudizi con cui si è spesso confrontata nel corso della sua carriera. Ha dichiarato di essere stanca di essere etichettata come antipatica o arrogante solo perché determinata e introversa: “Ho sempre fatto i conti con la nomea dell’antipatica. Non sono una persona che piace a tutti, sono sempre stata molto introversa e timida, però sono anche molto decisa. Forse questi due lati sono molto spesso chiamati in un altro modo, soprattutto se ce l’ha una donna di successo deve essere stroa a prescindere. Dimmi che sono decisa e determinata, però queste cose insieme non vogliono dire che io sia stroa”.
Ha inoltre ricordato un episodio accaduto durante la sua partecipazione al programma “Ballando con le stelle”, quando il ballerino Angelo Madonia fu allontanato dal programma per decisione della redazione, ma alcune persone attribuirono la responsabilità a lei: “Il ballerino Angelo Madonia è stato allontanato dal programma per decisione della redazione ‘ma la stro**a sono io che secondo loro l’ho fatto licenziare, ma non l’ho mandato via io'”.
Con questa intervista, Federica Pellegrini ha voluto condividere non solo alcuni aspetti della sua carriera sportiva e personale, ma anche riflessioni sulle difficoltà di essere una figura pubblica costantemente sotto i riflettori e spesso fraintesa.
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