Filippo Conca, originario di Lecco, è il nuovo campione italiano di ciclismo su strada. Tuttavia, ciò che rende straordinaria questa vittoria è il fatto che il 26enne non è un ciclista professionista. Dopo aver perso il contratto con squadre del circuito professionistico, Conca si è ritrovato a competere come amatore, rappresentando lo Swatt Club, un team nato dalla passione di Carlo Beretta e dedicato a corridori over 23 senza contratto.
Nonostante la sua situazione, Conca è riuscito a trionfare a Gorizia, superando avversari di alto livello come Alessandro Covi (UAE Emirates), Jonathan Milan (Lidl-Trek), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Alberto Bettiol e Diego Ulissi (Astana). La sua prestazione è stata caratterizzata da un’azione decisiva in salita e un finale impeccabile, supportato dal lavoro dei compagni di squadra Carollo e Ginestra.
Il successo di Conca arriva dopo mesi difficili. Laureato in Economia, il ciclista lecchese ha dovuto reinventarsi per sostenersi. Gestisce un bed and breakfast nella sua città natale e ha ottenuto una patente nautica per condurre tour in barca. Inoltre, sogna di aprire un’attività di noleggio biciclette. “La maggior parte di noi lavora e bisogna guardare avanti”, ha dichiarato.
La storia sportiva di Conca include esperienze con squadre come la Lotto-Soudal, dove si è distinto con un quinto posto nella tappa di Les Praeres alla Vuelta 2022, e la Q36.5. Tuttavia, nonostante queste performance, non è riuscito a ottenere un nuovo contratto nel circuito World Tour o Continental. “Non sono un fenomeno”, ha ammesso, spiegando che il ciclismo moderno sembra concentrarsi esclusivamente sui campioni affermati.
La vittoria ai campionati italiani rappresenta una sorta di riscatto per Conca, che ha dichiarato: “Sono stati mesi difficili da quando mi sono ritrovato senza contratto e questa situazione mi ha dato la forza e la cattiveria agonistica necessarie per prepararmi a quest’appuntamento”. Ha poi aggiunto: “Non avevo scelta: dovevo decidere se smettere oppure continuare con lo Swatt Club”.
Il trionfo a Gorizia ha avuto un forte impatto sul mondo del ciclismo italiano, sollevando interrogativi sul sistema che lascia talenti come Conca fuori dalle squadre professionistiche. Paradossalmente, senza un contratto con una scuderia professionistica, il ciclista lecchese non potrà indossare la maglia tricolore nelle competizioni ufficiali. “Il ciclismo si perde tanto, perché interessa solo il campione”, ha sottolineato.
Il momento decisivo della gara è arrivato sul tratto finale in pavé, dove Conca, consapevole delle sue possibilità, ha dato il massimo. “Sapevo che sul tratto di pavé finale, con maggiore velocità, me la sarei potuta giocare”, ha detto, riconoscendo però che il favorito della competizione era Covi, che “avrebbe meritato il titolo”.
La storia di Filippo Conca non è solo quella di un ciclista determinato, ma anche di un uomo che ha saputo affrontare le difficoltà con resilienza. La sua vittoria ai campionati italiani su strada è un esempio di come la passione e l’impegno possano portare a risultati straordinari, anche in condizioni avverse. Ora resta da vedere se questo successo gli aprirà le porte del ciclismo professionistico o se continuerà a gareggiare come amatore, portando avanti con orgoglio i colori dello Swatt Club.
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