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Flotilla, croceristi avanti tutta: Israele prepara il “benvenuto” con le unità speciali



La Flotilla pro-Palestina prosegue la propria rotta verso Gaza nonostante gli appelli internazionali, comprese le parole del presidente Sergio Mattarella, che non hanno modificato i piani dei promotori. La spedizione punta a violare il blocco navale israeliano, con il rischio di incidenti rilevanti sotto gli occhi della comunità internazionale.



Secondo fonti interne, lo Stato maggiore israeliano e il premier Benjamin Netanyahu hanno definito una strategia precisa: impedire in ogni modo che la Flotilla Sumud arrivi alle coste della Striscia. Per giorni i movimenti delle imbarcazioni sono stati seguiti e analizzati, predisponendo un piano operativo dettagliato.

Come riportato dal Messaggero, a condurre l’intervento saranno i commandos della Shayetet 13, reparto navale scelto delle Forze di difesa israeliane. L’unità, paragonata ai Navy Seal statunitensi per addestramento e capacità operative, ha lunga esperienza in abbordi e operazioni marittime clandestine.

Il dispositivo prevede pattugliamenti a diverse miglia dalla Striscia di Gaza e azioni di interdizione mirate contro ogni imbarcazione che tenti di superare il blocco. Alcuni osservatori non escludono che gli interventi possano avvenire anche al di fuori delle tradizionali 12 o 24 miglia, in aree considerate parte della zona economica israeliana, con conseguenti implicazioni politiche e giuridiche.

La situazione resta quindi sotto stretta osservazione, con un margine di rischio elevato sia sul piano operativo sia su quello diplomatico.



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