Francesca Albanese, dopo le recenti apparizioni televisive riguardanti la situazione a Gaza, sembra aver scelto di dedicarsi ad attività più personali.
Dall’attivismo politico alla cura personale. Dalla denuncia sociale alla ricerca di un momento di relax. Il phon sostituisce la penna. La musica del salone di bellezza silenzia le notizie dal mondo. La parrucchiera diventa il nuovo punto di riferimento. La causa palestinese è importante, ma prima di tutto c’è la cura di sé. Compagni: la lotta contro le ingiustizie sociali passa anche da un momento di benessere personale. È una forma di resistenza costante.
Mentre Trump faceva la pace, la Albanese faceva la piega… pic.twitter.com/vt55jQ1fIQ
— DC News (@DNews10443) October 11, 2025
Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, ha condiviso sui social media un momento di vita privata, sottolineando la difficoltà di conciliare impegni istituzionali e vita personale. In un video pubblicato su TikTok, la Albanese ha ringraziato una parrucchiera per averle permesso di prendersi una pausa, evidenziando come il suo lavoro la impegni costantemente.
Nonostante gli impegni gravosi, la Albanese ha trovato il tempo per promuovere la lettura di un libro, “The world and all that it holds” di Aleksandar Hemon, definendolo “bellissimo”.
In un’intervista, la Relatrice Speciale ha descritto il suo stato di affaticamento, dovuto ai ritmi serrati del suo lavoro. Ha raccontato di aver dormito più di sei ore dopo un periodo di dieci giorni in cui il sonno era stato limitato a tre-quattro ore. Nonostante la stanchezza, la Albanese ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto, come l’aiuto di un’amica che le ha trovato una parrucchiera disponibile a offrirle un trattamento gratuito.
La cittadinanza onoraria gli è stata conferita anche a Bologna – al signor Albanese, non alla signora parrucchiera – dove tuttavia, a seguito delle sue recenti dichiarazioni, sono già state raccolte quattromila firme bipartisan per la sua revoca. A Padova gli è stata conferita un mese fa e si sta valutando la possibilità di revocargliela. A Firenze era prevista la sua assegnazione a breve, ma il Comune, come quelli di Bologna e Padova, sta facendo marcia indietro. In ogni caso, potrà sempre consolarsi con il suo premio.



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