Un grave incidente ha coinvolto la Funivia del Faito, provocando la morte di quattro persone, tra cui il macchinista Carmine Parlato. L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio quando una cabinovia è precipitata a causa del distacco di un cavo di trazione. Parlato, operatore dell’Eav, si trovava nella cabina di monte insieme ad altri quattro passeggeri. La Cgil e la Filt Napoli hanno confermato la sua identità: “L’operatore di bordo era nostro iscritto, siamo senza parole. Ora è il momento del cordoglio. Bisogna chiarire cause e responsabilità”. Tra le vittime ci sono anche alcuni turisti, mentre una quinta persona è stata gravemente ferita e trasportata in ospedale tramite elicottero.
La funivia collega Castellammare di Stabia al Monte Faito ed era stata riaperta da poco, precisamente il 10 aprile, dopo la pausa invernale e i consueti collaudi. Cgil e Filt Cgil hanno espresso il loro dolore in una nota, sottolineando l’urgenza di fare chiarezza sull’accaduto. “Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole – è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro, e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità”.
L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale e le istituzioni, che ora chiedono risposte chiare e rapide. La funivia, entrata in funzione appena una settimana fa, era stata sottoposta ai collaudi di rito, ma ciò non è bastato a prevenire il disastro. Le autorità competenti stanno indagando per determinare le cause tecniche e le eventuali responsabilità umane dietro al drammatico evento.
La sicurezza delle infrastrutture di trasporto è un tema cruciale, e incidenti come questo sollevano interrogativi sulla gestione e manutenzione degli impianti. La funivia del Faito è una delle attrazioni turistiche della zona, apprezzata per il panorama mozzafiato che offre ai visitatori. Tuttavia, la tragedia odierna mette in luce la necessità di garantire standard di sicurezza elevati per tutelare la vita dei passeggeri e degli operatori.
Le famiglie delle vittime sono state immediatamente avvisate, e i soccorsi sono intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente. Il cordoglio si estende oltre i confini locali, toccando chiunque abbia mai usufruito di tale servizio o abbia legami con le persone coinvolte. La speranza è che le indagini possano portare a una maggiore sicurezza in futuro, prevenendo il ripetersi di simili tragedie.
In attesa dei risultati delle indagini, la comunità si stringe attorno ai familiari delle vittime, offrendo sostegno e solidarietà in un momento di così grande dolore. La perdita di Carmine Parlato e degli altri passeggeri rimarrà impressa nella memoria collettiva, un monito per migliorare e vigilare costantemente sulla sicurezza dei trasporti pubblici.
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