L’attivista svedese Greta Thunberg, 22 anni, è giunta all’aeroporto di Atene dopo essere stata detenuta in un carcere israeliano a seguito dell’abbordaggio delle navi della Global Sumud Flotilla da parte delle forze di difesa israeliane (IDF). Thunberg, che si trovava a bordo della nave Alma, è stata espulsa da Tel Aviv insieme ad altri 170 attivisti.
Al suo arrivo in Grecia, Thunberg ha scelto di non commentare le esperienze vissute durante la detenzione in Israele. Tuttavia, il giornalista turco Ersin Çelik, anch’egli membro della flotta, ha rivelato che, dopo l’abbordaggio avvenuto in acque internazionali, l’attivista è stata costretta a gattonare e a baciarsi la bandiera israeliana, nella quale è stata poi avvolta.
Nonostante le pressioni, Thunberg ha voluto esprimere la sua posizione riguardo alla situazione a Gaza. “Voglio essere molto chiara: un genocidio si sta verificando davanti ai nostri occhi in diretta. Nessuno può dire di non essere a conoscenza di ciò che sta accadendo”, ha affermato. Ha poi sottolineato che, secondo il diritto internazionale, gli Stati hanno l’obbligo legale di intervenire per prevenire e fermare il genocidio, il che implica la cessazione della partecipazione, l’esercizio di pressioni concrete e l’interruzione dei trasferimenti di armi. Thunberg ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità di una reazione adeguata da parte degli Stati esteri.
Insieme a lei, altri membri dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla sono arrivati in Grecia su un volo charter proveniente da Israele. Il gruppo, che include anche Thunberg, trascorrerà la notte in Grecia prima di essere rimpatriato in Svezia il giorno seguente.
La denuncia riguardo al trattamento subito da Greta Thunberg è stata confermata anche dal giornalista italiano Lorenzo D’Agostino, che ha riferito di come l’attivista, insieme ad altri, fosse costretta a rimanere seduta per lunghi periodi su superfici dure, subendo umiliazioni davanti ai militari israeliani. Anche Saverio Tommasi, collega di Fanpage.it, è stato fermato in acque internazionali durante la missione della flotta e successivamente detenuto in un carcere israeliano. In un’intervista al Festival di Fanpage.it Rumore, ha raccontato delle dure condizioni di detenzione e di come gli siano state strappate le fedi.
@momentidicasaFlotilla, Greta Thunberg ad Atene dopo espulsione da Israele- “Maltrattati in carcere, ma a Gaza c’è un genocidio”
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla violenza e le violazioni dei diritti umani nella regione, con attivisti e giornalisti che chiedono maggiore attenzione e azioni concrete da parte della comunità internazionale. Thunberg, nota per il suo impegno nella lotta contro il cambiamento climatico, ha utilizzato la sua visibilità per richiamare l’attenzione su questioni più ampie legate ai diritti umani e alla giustizia sociale.
La situazione a Gaza è stata descritta da diversi osservatori come critica, con un numero crescente di rapporti che indicano violazioni dei diritti umani e una crisi umanitaria in corso. Thunberg ha esortato i governi a prendere una posizione chiara e a intervenire per fermare ciò che considera un genocidio in atto.
L’arrivo di Thunberg e degli altri attivisti ad Atene segna un momento significativo nella loro lotta per la giustizia e la pace. La loro esperienza in Israele ha messo in luce le difficoltà affrontate da coloro che cercano di far sentire la propria voce in contesti di conflitto e repressione.
Il caso di Greta Thunberg e della Global Sumud Flotilla evidenzia anche l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulle questioni di giustizia sociale e diritti umani, in un mondo dove tali tematiche continuano a essere spesso trascurate. La determinazione di Thunberg e dei suoi compagni di lotta rappresenta una chiamata all’azione per tutti coloro che credono nell’importanza di un intervento significativo e tempestivo per affrontare le ingiustizie globali.
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Monica



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