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I funerali di Pippo Baudo si terranno mercoledì a Militello in Val di Catania, nel Santuario della Madonna della Stella. Il sindaco e colleghi ricordano il grande conduttore



I funerali di Pippo Baudo, celebre volto della televisione italiana, si svolgeranno mercoledì presso il Santuario della Madonna della Stella a Militello in Val di Catania, città natale del conduttore. La notizia è stata confermata dal sindaco del comune siciliano, Giovanni Burtone, durante un’intervista al Tg1. La comunità locale si prepara a rendere omaggio a uno dei suoi figli più illustri, celebrando il legame profondo che ha sempre unito Baudo alla sua terra d’origine.



Il primo cittadino ha espresso il sentimento di orgoglio che Militello in Val di Catania ha sempre provato per il conduttore, sottolineando come il paese abbia sempre percepito una forte identificazione con lui. “Siamo sempre stati orgogliosi di essere il paese di Pippo Baudo, c’è sempre stata una grande sovrapposizione tra noi e lui”, ha dichiarato Burtone, evidenziando l’indissolubile connessione tra Baudo e le sue radici siciliane. Nonostante il successo ottenuto su scala nazionale e internazionale, il conduttore non ha mai abbandonato il suo legame con la terra natale, mantenendo vivo l’orgoglio per le sue origini.

La comunità locale si prepara a partecipare numerosa alle esequie, che rappresentano un momento di ritorno alle origini per Baudo. La scelta del Santuario della Madonna della Stella, luogo simbolico per Militello in Val di Catania, riflette il desiderio di celebrare la vita e la carriera di un uomo che ha portato il nome del paese alla ribalta nazionale.

Nel frattempo, il mondo dello spettacolo continua a rendere omaggio al grande conduttore. Durante uno spettacolo tenutosi ieri sera, Massimo Ranieri ha interrotto la rappresentazione per condividere un ricordo personale di Baudo. Visibilmente emozionato, Ranieri ha raccontato l’importanza del conduttore nella sua carriera artistica: “Non finirò mai di ringraziarlo perché mi ha insegnato come si fa questo lavoro. Ha tenuto a battesimo me e tanti altri colleghi. Siamo devoti a lui. Siamo cresciuti con lui. E lui vivrà sempre con noi.”

Ranieri ha inoltre sottolineato il legame familiare che Baudo aveva saputo costruire con gli italiani: “Una faccia, un personaggio talmente familiare, che non morirà mai. Era di casa nostra.” Queste parole riflettono il ruolo unico che Baudo ha ricoperto nella cultura popolare italiana, diventando non solo un volto televisivo, ma anche una figura simbolica per generazioni di spettatori. Concludendo il suo intervento, Ranieri ha dichiarato: “Pippo sarai sempre con me e ci guiderai sempre con la tua simpatia, intelligenza e profondità, cultura e amore per questo lavoro.”

Anche Carlo Conti ha voluto ricordare Pippo Baudo durante un intervento al Tg1 mattutino. Il conduttore ha sottolineato l’eredità lasciata da Baudo nel panorama televisivo italiano: “Pippo non è morto, è entrato nella storia. In qualche modo si può dire che si è spenta una televisione, ma il Festival è come ce l’ha insegnato a fare lui.” Conti ha evidenziato l’importanza della componente autorale del lavoro di Baudo, definendolo come “l’uomo che ha inventato la televisione.”



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