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Il presepe della Sharia arriva nella piazza centrale: Gesù raffigurato privo di volto



L’opera intitolata “Le stoffe della Natività”, un presepe inclusivo esposto a Bruxelles, è stata realizzata utilizzando tessuti per onorare le tradizioni belga.  Al posto dei tratti del viso di Gesù Bambino, Maria, Giuseppe e i Re Magi, sono stati impiegati pezzi di tessuto.  I curatori dell’opera affermano che questa scelta consente a tutti di identificarsi con la rappresentazione. Tuttavia, la decisione ha suscitato polemiche, interpretata da alcuni come un attacco all’identità cristiana.



Si è verificato un episodio che suscita preoccupazione riguardo alla potenziale erosione dell’identità e delle radici giudaico-cristiane. A Bruxelles, nel cuore del centro storico, sono stati esposti Maria, Giuseppe, Gesù Bambino e i Re Magi privi di volto, sostituiti da un’ampia rappresentazione tessile multicolore. In Francia, i social media hanno già coniato il termine “presepe sharia”, e l’indignazione pubblica è in aumento, con accuse di profanazione compiuta nel nome di Allah.  Nell’Islam, la rappresentazione del volto di Maometto è vietata per prevenire l’idolatria, e di conseguenza, anche le figure di Cristo Bambino, Giuseppe e Maria sono state “islamicizzate” con il volto velato.

Alcuni commentatori sostengono che “gli autori emettono una fatwa contro le profanazioni del loro profeta, ma non fanno altro che profanare Dio (il Dio dei cristiani)”. Altri si interrogano su quando si arriverà a interrompere il digiuno del Ramadan con la pancetta grigliata, “affinché tutti possano trovare qualcosa che gli piaccia”.  Infine, vi è chi riconosce che “gli islamisti cancellano qualsiasi cosa possa contraddire la Sharia”.



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