Sedici turisti provenienti da Taiwan si sono recati in una pizzeria di Montecatini Terme per godere di una serata tranquilla durante il loro viaggio in Toscana. Ordinando cinque pizze e tre birre, si sono sistemati ai tavoli, ignari del fatto che sarebbero diventati protagonisti di un video virale dai toni offensivi. Il titolare del locale, Patrizio Pazzini, proprietario della “Pizzeria dal Pazzo”, ha deciso di riprendere la scena con il suo telefono, iniziando a commentare in modo ostile la presenza dei clienti.
Nel video, pubblicato sui social del ristorante, Pazzini ha esclamato: “Cinesi di mer**!”, prima di continuare con frasi provocatorie come: “Quei maledetti cinesi, volete che ve le mostri? Sì! Ve le mostro!”. Quando ha chiesto ai turisti da dove venissero e uno di loro ha risposto “Taiwan”, la sua reazione è diventata ancora più aggressiva: “Taiwan? Andatevene a fan…! Non capiscono nemmeno l’inglese!”. Questa interazione ha rivelato una dinamica di derisione mascherata da cordialità, poiché i turisti non comprendevano l’italiano e interpretavano il comportamento del ristoratore come un gesto amichevole.
@momentidicasaIl video degli insulti ai turisti nella pizzeria a Montecatini- “Cinque pizze per 16 persone, cinesi di m…” ♬ suono originale Momenti di famiglia
Mentre nel locale la situazione sembrava scorrere senza reazioni immediate, il video ha rapidamente fatto il giro del web. Una volta pubblicato, è stato notato da utenti taiwanesi che hanno colto il senso delle parole di Pazzini, generando una condanna diffusa attraverso giornali, televisioni e influencer della regione. In poche ore, la pizzeria è stata inondata da recensioni negative su Google, accompagnate da commenti indignati su Instagram e Facebook, costringendo il titolare a rimuovere il video.
Nonostante la valanga di critiche, alcuni utenti italiani hanno cercato di difendere Pazzini, richiamando l’usanza secondo cui i clienti dovrebbero ordinare almeno un piatto principale per occupare un tavolo. Tuttavia, mentre il caso si diffondeva sui social e sui media internazionali, Pazzini ha scelto di rispondere con un nuovo video, questa volta con un tono conciliatorio. Ha affermato: “Forza Cina! Forza Taiwan! Siete persone così uniche e straordinarie, vi adoro!”, cercando di giustificare il suo comportamento iniziale come uno scherzo, tipico della cultura italiana.
Le scuse di Pazzini, però, non sono riuscite a cancellare la gravità del suo gesto. Il comportamento del ristoratore ha sollevato interrogativi più ampi, poiché il video non rappresentava un semplice fraintendimento culturale, ma una scelta consapevole di deridere un gruppo di clienti. Invece di chiarire eventuali regole del locale, Pazzini ha optato per l’insulto pubblico, trasformando un normale ordine in un pretesto per deridere i turisti.
Un fattore che ha inizialmente confuso alcuni osservatori è il nome del locale, “Pizzeria dal Pazzo”, e la presenza di contenuti leggeri sulla sua pagina Instagram. Questo contesto poteva far pensare a una messinscena, ma l’analisi dei video precedenti ha rivelato che non c’erano mai stati insulti o offese, solo sketch di intrattenimento. Al contrario, l’episodio in questione ha assunto toni discriminatori, aggravati dal fatto che i turisti non potevano reagire adeguatamente.
Il caso ha messo in evidenza come un semplice smartphone possa trasformare un momento privato in un evento di portata internazionale. La leggerezza di un gesto può innescare conseguenze ben più gravi di quanto previsto, e la reazione immediata del pubblico ha dimostrato come la sensibilità rispetto a temi di discriminazione e razzismo sia sempre più alta.



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