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Invitato a provare la bici, bambino di 9 anni vittima di violenza da parte di un rider ad Ancona



Un uomo di 30 anni, di origine marocchina e lavoratore come rider, è attualmente sotto indagine per violenza sessuale aggravata ai danni di un bambino di soli 9 anni. I presunti abusi sarebbero avvenuti nel mese di maggio a Ancona, in un parco pubblico situato nel quartiere di Tavernelle. Secondo la denuncia presentata dal padre della vittima ai carabinieri, l’indagato avrebbe molestato il minore, mostrando anche immagini pornografiche.



Il piccolo sarebbe stato avvicinato con la scusa di fargli provare una bicicletta e di intrattenerlo con il cellulare. La gravità della situazione è emersa solo recentemente, dopo che il giudice per le indagini preliminari, Carlo Masini, ha ordinato una perizia psicologica sulla vittima. Questa valutazione è necessaria per determinare se il bambino sia idoneo a testimoniare in un eventuale incidente probatorio, che potrebbe rappresentare un passo cruciale nel procedimento legale.

La perizia psicologica ha come obiettivo quello di raccogliere e formalizzare le dichiarazioni del minore, che saranno utilizzate come prova nel caso venga avviato un processo. La psicologa incaricata avrà un termine di 60 giorni per presentare la sua relazione. Durante l’udienza, erano presenti i familiari del bambino, assistiti dall’avvocato Costantino Larocca, mentre l’indagato era difeso dall’avvocato Davide Mengarelli.

L’imputato, che lavora come fattorino in bicicletta, ha un precedente penale per un reato simile. Tuttavia, in quel caso era stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Anche per lui verrà effettuata una perizia per stabilire se sia in grado di affrontare un processo nel caso in cui il procedimento giuridico dovesse proseguire. Al momento, l’uomo è indagato a piede libero e il conferimento dell’incarico per la perizia non è ancora stato fissato. Il fascicolo è stato aperto dal pubblico ministero Andrea Magi.

La vicenda ha suscitato preoccupazione e indignazione nella comunità locale. Le autorità stanno seguendo con attenzione l’evoluzione del caso, considerando la delicatezza della situazione e la vulnerabilità della vittima. La protezione dei minori è una priorità per le forze dell’ordine e i servizi sociali, che sono impegnati a garantire la sicurezza dei bambini in situazioni simili.

Il fatto che il presunto aggressore sia un rider, una figura spesso associata a un lavoro di consegna a domicilio, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei minori in spazi pubblici e sull’importanza di vigilare sui comportamenti degli adulti che interagiscono con i bambini. La comunità è in attesa di ulteriori sviluppi sul caso, sperando che giustizia venga fatta per la giovane vittima.

La perizia psicologica rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro del procedimento, poiché le dichiarazioni del bambino potrebbero rivelarsi cruciali per la costruzione dell’accusa. La delicatezza della situazione richiede un approccio sensibile e professionale da parte di tutti gli attori coinvolti, compresi i legali e gli esperti psicologi.



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