Il corpo senza vita di Jacopo Peretti, 35 anni, è stato rinvenuto dai vigili del fuoco tra i resti del palazzo distrutto dall’esplosione avvenuta in via Nizza a Torino. L’incidente, che si è verificato nella notte tra il 29 e il 30 giugno, ha causato anche il ferimento di altre cinque persone, tra cui due bambini. La deflagrazione ha scosso l’intero quartiere, lasciando dietro di sé macerie e devastazione.
Jacopo Peretti, originario di Mazzè, piccolo comune vicino al Canavese, viveva in uno degli appartamenti coinvolti dall’esplosione. I vigili del fuoco hanno trovato il suo corpo durante le operazioni di bonifica questa mattina, poco dopo le 11. Il giovane era stato dichiarato disperso dopo che il suo cellulare risultava irraggiungibile e la sua auto, una Fiat Punto bianca, era stata individuata parcheggiata sotto l’edificio.
A segnalare la possibile presenza di Peretti nell’appartamento è stato il proprietario dell’immobile, che ha continuato a cercarlo telefonicamente fino al tragico ritrovamento. “Si trovava in una delle abitazioni coinvolte dall’incendio che ha seguito lo scoppio”, hanno spiegato i vigili del fuoco. Secondo le prime ricostruzioni, il 35enne potrebbe essere stato colto nel sonno, senza avere alcuna possibilità di mettersi in salvo. L’appartamento al secondo piano in cui viveva è stato completamente distrutto.
La notizia della tragedia ha sconvolto i familiari e gli amici di Jacopo Peretti, che lo ricordano come “una persona per bene, sempre sorridente, sempre educato”. Dopo aver frequentato il liceo a Chivasso, aveva proseguito gli studi in Amministrazione, Finanza e Controllo presso l’Università di Torino. Da tempo si era trasferito nel capoluogo piemontese, dove lavorava per una società di consulenza nel settore energetico.
L’esplosione ha avuto conseguenze drammatiche non solo per la famiglia di Peretti, ma anche per gli altri residenti del palazzo. Tra i feriti si contano tre adulti e due bambini. Un ragazzino di 12 anni ha riportato ustioni sul 30% del corpo ed è attualmente ricoverato in prognosi riservata. Le autorità stanno cercando di ricostruire le cause dell’incidente: la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo.
La famiglia di Jacopo Peretti, residente a Mazzè, è stata informata della tragedia questa mattina e si è recata immediatamente sul luogo dell’incidente. La salma del giovane sarà sottoposta ad autopsia per chiarire ulteriormente le circostanze della sua morte. Nel frattempo, l’intera comunità locale si stringe attorno ai parenti della vittima.
L’esplosione ha provocato panico tra i residenti della zona. Alcuni testimoni hanno descritto l’accaduto come un evento spaventoso: “Boato, poi panico e fiamme, sembrava la guerra”, ha raccontato un abitante del quartiere. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità e prevenire ulteriori tragedie simili in futuro.
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