​​


Libia, clamoroso arresto del generale Almasri: sotto accusa per torture e violenze sui detenuti



Il generale libico Osama Njeem Almasri è stato arrestato a Tripoli, segnando un nuovo capitolo nella sua controversa vicenda legale. Almasri, già al centro di un acceso dibattito in Italia dopo il suo arresto a Torino e successivo rimpatrio, è ora sotto custodia per gravi accuse di tortura e omicidio. Fonti italiane hanno confermato che questo arresto rientra nel quadro della cooperazione tra il nuovo governo di Tripoli e la Corte penale internazionale.



Secondo quanto riportato dall’emittente Libya24, la Procura Generale libica ha emesso un ordine di arresto nei confronti di Almasri, accusandolo di torture inflitte a detenuti e della morte di uno di loro nel carcere di Mitiga, situato nei pressi dell’aeroporto della capitale libica. L’ufficio della Procura, guidato da Al Siddiq al Sour, ha comunicato di aver deferito Almasri al giudizio del tribunale, come evidenziato in una nota pubblicata su Facebook.

Testimoni presenti al momento dell’arresto hanno riferito che il generale, noto per il suo ruolo come capo della Polizia penitenziaria, avrebbe mostrato un atteggiamento beffardo, ridendo durante le operazioni di cattura. Nonostante ciò, la Procura sostiene di avere raccolto prove sufficienti per dimostrare le torture inflitte da Almasri a un gruppo di almeno cinque detenuti, causando la morte di almeno uno di essi.

La Procura Generale di Tripoli ha ulteriormente specificato che le accuse contro Almasri includono non solo la tortura, ma anche violazioni dei diritti umani nei confronti di dieci detenuti. La nota ufficiale ha chiarito che l’indagine si concentra sulla morte di un prigioniero avvenuta presso l’Istituto di correzione e riabilitazione di Tripoli.

Le autorità libiche hanno sottolineato l’importanza di perseguire coloro che sono accusati di gravi violazioni dei diritti umani, in linea con gli impegni assunti con la comunità internazionale. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Almasri, il quale è stato definito un soggetto di particolare interesse per le sue presunte attività illecite legate alla detenzione e al trattamento dei prigionieri.

Il contesto dell’arresto di Almasri è particolarmente significativo, considerando le tensioni politiche e sociali che caratterizzano attualmente la Libia. Il paese, reduce da anni di conflitto e instabilità, sta cercando di stabilire un governo che rispetti i diritti umani e collabori con le istituzioni internazionali. La cattura di un personaggio di spicco come Osama Njeem Almasri potrebbe rappresentare un passo importante verso la responsabilizzazione di coloro che operano al di fuori della legge.

La reazione della comunità internazionale sarà fondamentale nel monitorare lo sviluppo di questo caso. Le organizzazioni per i diritti umani hanno già espresso preoccupazione per le condizioni delle carceri in Libia e per il trattamento riservato ai detenuti. La vicenda di Almasri potrebbe, quindi, servire da catalizzatore per ulteriori discussioni su come garantire un sistema di giustizia equo e trasparente nel paese.

In aggiunta, la questione del trattamento dei detenuti e delle violazioni dei diritti umani rimane centrale nel dibattito pubblico. La Procura ha affermato che ci sono prove sufficienti per procedere legalmente contro Almasri, il quale avrà ora la possibilità di difendersi in tribunale. Le accuse di tortura e omicidio sono di estrema gravità e potrebbero portare a conseguenze significative non solo per l’imputato, ma anche per l’intero sistema penale libico.



Add comment