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Luca non poteva più camminare né parlare dopo un incidente sugli sci nel 1999: è morto a 49 anni



È venuto a mancare a soli 49 anni Luca Romanin, la cui vita era stata segnata da un grave incidente sugli sci avvenuto nel 1999, che lo aveva reso disabile. A seguito di una caduta in Alta Badia, Romanin era rimasto sulla sedia a rotelle e aveva perso la capacità di parlare. Negli anni successivi, le sue condizioni di salute si sono aggravate progressivamente, fino al decesso avvenuto ieri.



La storia di Luca è stata raccontata dal quotidiano Il Gazzettino, che ha messo in luce il legame indissolubile tra lui e la sua compagna, Michela Florean. La coppia si era conosciuta grazie alla passione per lo sport; Michela lavorava in un negozio di articoli sportivi a Caorle e praticava basket. “Ci eravamo sentiti poco prima dell’incidente. Oramai stavamo insieme da cinque anni, eravamo giovanissimi, cercavamo casa”, ha spiegato Florean, ricordando l’ultima conversazione avuta con Luca prima della tragica caduta.

Dopo l’incidente, Romanin è stato ricoverato per due anni in ospedali di Bolzano e Udine, prima di tornare a vivere a casa. La sua compagna ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi completamente a lui, e insieme hanno vissuto in un appartamento ricavato all’interno della casa dei genitori di Luca. “Sono stati anni impegnativi – ha dichiarato Michela – e, non lo nego, duri. Ma quando c’è un amore vero e sincero, tutto si affronta meglio”.

Negli anni successivi, le condizioni di Romanin sono continuate a deteriorarsi. Sebbene avesse bisogno di assistenza continua e si muovesse con l’ausilio di dispositivi, Michela è sempre stata al suo fianco, garantendo il supporto necessario. La loro storia è stata caratterizzata da un amore profondo e da una resilienza straordinaria, che ha colpito non solo amici e familiari, ma anche l’intera comunità di Concordia Sagittaria, città natale di Luca.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio tra coloro che lo conoscevano. La comunità si prepara a dare l’ultimo saluto a Luca nella Cattedrale di Santo Stefano, dove si svolgeranno i funerali. La cerimonia rappresenterà un momento di riflessione e commemorazione per una vita che, nonostante le avversità, è stata vissuta con dignità e amore.

La storia di Luca Romanin è un esempio di come l’amore possa superare le difficoltà e le sfide quotidiane. La dedizione di Michela nei suoi confronti è stata un faro di speranza e di forza, dimostrando che anche in situazioni drammatiche, l’amore può rimanere un elemento centrale.

Le testimonianze di chi ha conosciuto Romanin evidenziano il suo spirito combattivo e la sua capacità di affrontare le avversità con coraggio. Nonostante le limitazioni fisiche, Luca ha continuato a essere una presenza importante nella vita di chi lo circondava, ispirando rispetto e ammirazione.

La sua scomparsa segna la fine di un capitolo difficile ma significativo, non solo per Michela e la sua famiglia, ma anche per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La storia di Luca e di Michela rimarrà nella memoria collettiva come un esempio di amore incondizionato e di resilienza, valori che continuano a ispirare chiunque si trovi ad affrontare situazioni simili.

In un mondo spesso segnato da sfide e ostacoli, la vita di Luca Romanin rappresenta un messaggio di speranza e determinazione. La sua eredità vivrà attraverso le persone che lo hanno amato e che porteranno avanti il suo ricordo, testimoniando l’importanza di stare al fianco di chi affronta difficoltà, celebrando la forza dell’amore e della solidarietà umana.



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