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Madre dona parte del fegato al figlio neonato: “Così gli ho salvato la vita”



La gioia per la nascita di un bambino può essere immensa, ma per Ashlynn Moss e suo marito, residenti a Salt Lake City, il lieto evento si è trasformato rapidamente in una sfida che ha messo alla prova tutta la loro forza e determinazione. Il 13 novembre 2023, il piccolo Luka è venuto al mondo senza apparenti complicazioni, ma pochi giorni dopo i genitori hanno notato un colorito giallastro sulla pelle del neonato, segno di ittero. Sebbene questa condizione sia comune nei neonati e solitamente trattata con la fototerapia a luce blu, nel caso di Luka il trattamento non ha portato alcun miglioramento.



Dopo dieci giorni di ricovero e numerosi esami, un’ecografia ha evidenziato l’assenza della cistifellea, un organo fondamentale per la gestione della bile prodotta dal fegato. A soli 14 giorni di vita, Luka è stato sottoposto a una biopsia epatica per approfondire la situazione. L’esito ha portato i medici a sospettare una rara condizione chiamata atresia delle vie biliari, una malattia che ostacola il normale smaltimento della bile da parte del fegato.

La conferma della diagnosi è arrivata dopo un intervento esplorativo seguito dalla procedura di Kasai. Questo delicato intervento chirurgico consiste nella rimozione dei dotti biliari ostruiti e nella creazione di un nuovo passaggio utilizzando una parte dell’intestino del paziente. Tuttavia, nel caso di Luka, l’operazione non ha avuto successo. Nel mese di aprile 2024, il piccolo è stato inserito in lista d’attesa per un trapianto di fegato, l’unica opzione rimasta per salvarlo.

Nel frattempo, sia Ashlynn Moss che suo marito hanno deciso di candidarsi come donatori vivi. Mentre si attendevano i risultati delle verifiche sulla compatibilità, sembrava che fosse stato trovato un organo compatibile proveniente da un donatore deceduto. La famiglia aveva accolto questa notizia con speranza, ma a causa di ritardi nel trasporto dell’organo, il fegato non è stato ritenuto idoneo per il trapianto. “Il silenzio in quella stanza era assordante, eravamo devastati”, ha raccontato Ashlynn in un’intervista a Newsweek.

Le condizioni di Luka continuavano a peggiorare e il tempo a disposizione si riduceva. Alla fine, le analisi hanno confermato che Ashlynn Moss era compatibile per la donazione. Nonostante i rischi legati all’intervento chirurgico per prelevare parte del suo fegato, Ashlynn non ha esitato a procedere. L’operazione si è svolta con successo e ha permesso al piccolo Luka di ricevere il trapianto tanto necessario.

Oggi, a distanza di un anno e mezzo da quei momenti drammatici, Luka sta recuperando e la sua salute migliora giorno dopo giorno. Ashlynn ha scelto di celebrare questa rinascita condividendo immagini e aggiornamenti sui progressi del figlio attraverso TikTok. “Sapevo che c’era qualcosa che non andava e l’istinto ha salvato mio figlio”, ha dichiarato Ashlynn, sottolineando quanto sia stato importante seguire il suo intuito durante quei giorni difficili.

La storia di Ashlynn Moss e del piccolo Luka è un esempio di amore e sacrificio che ha commosso molti. La madre ha dimostrato una forza straordinaria nel mettere a rischio la propria salute per garantire al figlio una possibilità di sopravvivenza. La vicenda evidenzia anche l’importanza delle donazioni di organi e del supporto medico nei casi di malattie rare come l’atresia delle vie biliari.



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