​​


Mamma lascia pannolino sul lettino, pediatra lo fa notare e viene picchiata con schiaffi e calci



Una vicenda che lascia sgomenti arriva da Volla, un comune alle porte di Napoli, dove una pediatra è stata brutalmente aggredita e costretta al ricovero ospedaliero per un motivo tanto banale quanto sconcertante: un pannolino sporco abbandonato su un lettino. A raccontare l’episodio, che sembra uscito da un racconto grottesco, è Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, impegnata da anni nella difesa dei medici sempre più spesso vittime di violenze sul posto di lavoro.



Tutto si è consumato l’11 novembre, in un ordinario pomeriggio di ambulatorio. La dottoressa aveva appena terminato la visita a un neonato, quando la madre del piccolo, pronta a lasciare la stanza, ha pensato di liberarsi del pannolino sporco lasciandolo direttamente sul lettino, ignorando le regole basilari di civiltà e rispetto per gli ambienti comuni. La pediatra, con garbo e professionalità, le ha chiesto di gettare il pannolino nell’apposito cestino dei rifiuti, come sarebbe naturale aspettarsi in un luogo frequentato da bambini e pazienti. Ma la reazione della donna è stata inaspettata e spropositata: dapprima è esplosa in una raffica di insulti, poi la situazione è rapidamente degenerata in violenza fisica.

La dottoressa è stata colpita con due pugni al volto, seguiti da schiaffi e calci che non le hanno lasciato scampo, costringendola a ricorrere alle cure ospedaliere. L’aggressione non si è fermata nemmeno davanti agli altri pazienti in sala d’attesa: la donna, ormai fuori controllo, ha lanciato il pannolino sporco davanti a tutti, continuando a minacciare la pediatra prima di allontanarsi.

Allertati dagli astanti, i carabinieri sono intervenuti poco dopo, informando la dottoressa della possibilità di sporgere denuncia entro tre mesi. Ma il trauma, fisico ed emotivo, era ancora palpabile. La pediatra ha colto l’occasione per ricordare la recente approvazione della Legge 171/2024, pensata proprio per rafforzare la tutela degli operatori sanitari contro il crescente numero di episodi simili. Tuttavia, come lei stessa ha sottolineato, nonostante le nuove norme, le aggressioni – verbali e fisiche – sono diventate una triste consuetudine nei presidi sanitari, lasciando medici e infermieri in una condizione di costante vulnerabilità.

Episodi come questo sollevano interrogativi profondi sul rispetto delle regole di convivenza e sul valore attribuito oggi al lavoro di chi si prende cura della salute pubblica. Un gesto apparentemente insignificante, come un pannolino lasciato fuori posto, può trasformarsi in un detonatore per rabbia e violenza, rivelando un malessere sociale più ampio. La storia di questa pediatra, purtroppo, non è un caso isolato ma il sintomo di una crisi di rispetto e fiducia che attraversa il rapporto tra cittadini e istituzioni, tra pazienti e medici. Che tutto questo possa accadere per un semplice pannolino sembra incredibile, eppure è la realtà quotidiana che molti operatori sanitari sono costretti ad affrontare.



Add comment