Emanuela B.Nella puntata di ieri, giovedì 20 febbraio 2025, Mary Cuzzupè ha condiviso un momento toccante durante il pressure test di MasterChef 14. La concorrente ha presentato un piatto a base di ostriche, intitolato “Dedicato a te”, dedicato al padre con cui ha sempre avuto un rapporto complicato. In lacrime, ha dichiarato: “Non riesco a guardare negli occhi Antonino Cannavacciuolo, mi ricorda lui”, esprimendo il suo turbamento.
Durante la presentazione del piatto ai giudici, tra cui gli chef Cannavacciuolo, Locatelli e Barbieri, Mary ha rivelato: “È un piatto che dedico a mio padre, abbiamo avuto tanti periodi difficili. Ho sempre avuto paura di mio padre, non sono mai riuscita a guardarlo negli occhi e tante volte, quando vedo lo chef Cannavacciuolo, mi ricorda mio padre. E infatti abbasso sempre lo sguardo.” Le sue parole hanno colpito profondamente i giudici, in particolare Cannavacciuolo, che ha mostrato segni di disagio.
A seguito delle sue dichiarazioni, Barbieri le ha chiesto cosa le direbbe oggi suo padre. Mary ha risposto singhiozzando: “Credo che sia orgoglioso di me, perché non ha modo di non esserlo”. Cannavacciuolo si è avvicinato a lei, dicendo: “Hai detto qualcosa che mi fa dispiacere molto. Potevi dirmelo prima perché io non voglio far paura a nessuno, specialmente a una donna”. Mary ha continuato a spiegare: “È la stazza, la barba, l’occhio profondo”. Lo chef ha risposto: “Ma potevo darti un abbraccio, una carezza, per farti capire che non ero quello. Mi hai toccato in profondità con questa cosa”. Dopo averla rassicurata, Cannavacciuolo l’ha abbracciata prima di assaporare il suo piatto.
Mary Cuzzupè, 30 anni, è originaria della Sicilia ma vive a Villongo, in provincia di Bergamo. Secondo la sua presentazione su MasterChef, ha trascorso la sua infanzia “on the road” con il padre camionista, vivendo tra Italia e Germania prima di stabilirsi in Lombardia. Ha iniziato a lavorare a 14 anni e prima di partecipare al talent show, era una manager delle risorse umane. Oggi, il suo sogno è aprire un eno-bistrot chiamato “L’esaltazione”, dove intende combinare vini, cocktail e piatti creativi, con l’aiuto del fratello chef.
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