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Mentana lascia la scrivania del TgLa7 per salutare Paolo Sottocorona: “Non si fa mai, ma oggi sì”



La morte di Paolo Sottocorona, che dire… un vero scossone per chiunque avesse mai acceso La7 anche solo per sbaglio all’ora del meteo. Lui che entrava in casa, col suo tono tranquillo, ogni santo giorno. Se n’è andato l’8 ottobre, a 77 anni, praticamente subito dopo la sua ultima diretta—giuro, roba da non crederci.



Mentana, che è sempre uno che tiene il punto, si è commosso per davvero. Due giorni fa ha dato la notizia, e poi ieri, durante il TGLa7, ha fatto una cosa che in tv non si vede mai: ha mollato la postazione, si è avvicinato allo schermo con la foto di Sottocorona e ha detto, testuali parole, “Non si fa mai in tv, ma permettetemi”. Un gesto semplice, ma che ti spacca il cuore.

L’omaggio in studio è stato tutto tranne che formale. Mentana si è spostato vicino all’immagine di Paolo, e con la voce un po’ rotta ha detto: “Questo è il posto dove, per anni, tutte le mattine, Paolo ci raccontava il meteo e non solo. Se n’è andato ieri, proprio durante questo tg, e vogliamo ricordarlo”. Si vedeva lontano un miglio che era toccato. Poi ha lanciato il servizio della Garulli, che lo ha descritto proprio com’era: sereno, pacato, con quell’ironia sottile che ti spiazza. E poi quella battuta sul “fulmine a ciel sereno”—che, dai, sembra scritta apposta per lui.


E l’ultima apparizione di Sottocorona in tv? Un piccolo fuori programma che adesso sembra un addio, anche se lui non lo sapeva. Dopo il solito meteo su Omnibus, ha letto una poesia che gli aveva mandato una certa Marcella. Storia pazzesca: trovata nel ’57 sui gradini di una chiesa ad Amman, adottata da genitori italiani che ormai non ci sono più, e dedicata a Gaza. Sottocorona l’ha letta così, senza fronzoli, ma con la delicatezza che solo lui aveva: “Gaza, Polvere pianti e grida disperate, occhi che cercano altri occhi, piedi nudi e pentole vuote tra macerie di una vita serena. Potrebbe essere mia madre, mia sorella, mia nipote. Potrebbe rifugio, mare, sorriso. Un cuore e un abbraccio. Potrebbe non essere fuga, potrebbe non essere guerra”.

Insomma, se uno pensa che il meteo sia solo sole e nuvole, Paolo Sottocorona gli ha insegnato che c’è molto, molto di più.



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