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Molesta una 67enne infilandole il braccio in auto: arrestato 27enne per violenza sessuale



Un episodio di violenza sessuale si è verificato nella serata di lunedì 8 settembre a Como, portando all’arresto di un giovane di 27 anni. Gli agenti della polizia di Stato sono intervenuti dopo la segnalazione di una donna che ha denunciato di essere stata palpeggiata mentre si trovava nella sua auto. Il presunto aggressore, identificato come un cittadino bengalese, è stato rintracciato poco dopo in un locale della zona. Oltre all’accusa di violenza sessuale, il giovane è risultato in possesso di cocaina e aveva già a suo carico precedenti penali e un provvedimento di Daspo urbano.



Secondo quanto riportato dalla vittima, una donna di 67 anni, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 20:30 in via Anzani, a Como. La donna era ferma nella sua vettura, con il finestrino abbassato, quando un uomo si sarebbe avvicinato improvvisamente. Il giovane avrebbe infilato il braccio nell’abitacolo e l’avrebbe palpeggiata, per poi fuggire rapidamente. La donna, nonostante lo shock dell’accaduto, è riuscita a mantenere la calma e a seguire l’uomo con lo sguardo mentre si allontanava, fornendo agli agenti dettagli utili per individuarlo.

Grazie alle indicazioni della vittima, gli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno localizzato il sospetto in un bar della zona. Una volta portato in Questura per accertamenti, il giovane è stato sottoposto a una perquisizione personale, durante la quale è stato trovato in possesso di una modica quantità di cocaina. L’identificazione ha rivelato che si trattava di un cittadino bengalese di 27 anni con diversi precedenti penali alle spalle, tra cui reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione.

Inoltre, è emerso che il giovane era già destinatario di un provvedimento di Daspo urbano emesso dal questore Marco Calì, ancora valido al momento dell’arresto. Questo tipo di misura restrittiva viene applicata per limitare l’accesso a determinate aree della città a persone che si sono rese protagoniste di episodi di disturbo o criminalità.

La gravità dell’accusa e la presenza dei precedenti hanno portato le autorità ad adottare misure immediate. Il 27enne è stato trasferito nel carcere Bassone di Como, dove rimarrà in attesa delle decisioni della magistratura. L’indagine proseguirà per chiarire ulteriormente i dettagli dell’accaduto e verificare se il giovane possa essere coinvolto in altri episodi simili.

La vittima ha dichiarato agli agenti: “Mentre ero ferma in auto con il finestrino abbassato, uno sconosciuto si è avvicinato e ha infilato il braccio nell’abitacolo per palpeggiarmi. Sono riuscita a divincolarmi e lui è scappato.” La donna ha dimostrato grande lucidità nel fornire informazioni precise che hanno permesso alla polizia di agire rapidamente.

L’arresto del giovane ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona, che si interrogano sulla sicurezza delle strade cittadine. Episodi come questo mettono in evidenza l’importanza delle misure preventive e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per garantire un ambiente più sicuro.

Il caso rappresenta un ulteriore esempio delle sfide che le autorità locali devono affrontare per contrastare fenomeni di criminalità e degrado urbano. Il provvedimento di Daspo urbano, pur essendo uno strumento utile, non sempre riesce a prevenire comportamenti illeciti, come dimostrato dalla vicenda del 27enne arrestato.

La polizia di Stato ha ribadito l’importanza di denunciare prontamente qualsiasi episodio sospetto o criminale. Grazie alla tempestiva segnalazione della vittima, gli agenti sono riusciti a intervenire rapidamente e ad assicurare alla giustizia il presunto responsabile.



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