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Muore a 39 anni dopo un pugno ricevuto a una sagra: due settimane di agonia per Mario, Treviso in lutto



È deceduto dopo due settimane di sofferenza Mario De Marchi, un uomo di 39 anni originario di Caerano di San Marco, vittima di un’aggressione avvenuta durante i festeggiamenti della sagra di Fontigo, nel comune di Sernaglia della Battaglia, lo scorso 11 ottobre. De Marchi era ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso da 12 giorni, dopo essere stato colpito al volto da un pugno durante un alterco.



L’incidente che ha portato a questa tragica situazione è stato innescato da motivi futili. Secondo le indagini condotte dai Carabinieri, l’aggressione è scoppiata a seguito di una lite con un uomo di 62 anni di Pederobba, di origini argentine e già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, alterato perché non riusciva a trovare la sua giacca, ha spinto a terra il cugino di Mario, il quale è intervenuto per difendere il parente. Durante la colluttazione, il 62enne ha colpito De Marchi con un violento pugno al volto, facendolo sbattere contro lo spigolo di un tavolo. Questo colpo ha avuto conseguenze fatali: Mario non si è più ripreso e ha perso conoscenza.

L’arrivo dei soccorsi è stato tempestivo, ma non è bastato a evitare il tragico epilogo. Dopo il ricovero iniziale a Conegliano, De Marchi è stato trasferito a Treviso, dove ha lottato per la vita per due settimane. I suoi familiari hanno dovuto prendere la difficile decisione di staccare i macchinari che lo tenevano in vita, autorizzando la cessazione delle cure.

Le indagini dei Carabinieri hanno portato alla denuncia dell’aggressore, che ora è accusato di omicidio preterintenzionale. La morte di Mario ha scosso profondamente le comunità di Sernaglia della Battaglia e Caerano di San Marco, dove la famiglia De Marchi è ben conosciuta e rispettata.

La sindaca di Caerano di San Marco, Francesca Altin, ha espresso il suo cordoglio attraverso un post su Facebook, affermando: “Un profondo dolore oggi ha colpito la nostra comunità: la morte di Mario De Marchi ci lascia attoniti e senza parole. La violenza, sotto qualsiasi forma, non deve mai trovare posto nelle nostre azioni e deve essere sempre condannata. Mario era un’anima gentile, il suo viso era sempre sorridente ed il suo spirito di servizio verso la comunità lo contraddistingueva, fino alla fine. Le più sincere condoglianze a papà Claudio ed alla sorella Tania. Che la terra ti sia lieve, dolce Mario.” È significativo notare che Mario aveva compiuto 39 anni solo un giorno prima della sua morte, il 21 ottobre.

La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza durante eventi pubblici e sulla gestione delle situazioni di conflitto. Le autorità locali stanno ora esaminando le misure di sicurezza adottate durante la sagra di Fontigo, per prevenire incidenti simili in futuro. La comunità è in lutto e si stringe attorno alla famiglia di De Marchi, che ha subito una perdita incolmabile.

In un contesto più ampio, questo episodio mette in evidenza la crescente preoccupazione per la violenza nelle manifestazioni pubbliche e l’importanza di promuovere un ambiente di festa sicuro e rispettoso. Le autorità locali e le forze dell’ordine sono chiamate a riflettere su come migliorare la sicurezza e prevenire che episodi di violenza possano rovinare momenti di aggregazione e celebrazione.

La morte di Mario De Marchi è un triste promemoria delle conseguenze devastanti della violenza e della necessità di una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva. Mentre la comunità piange la sua perdita, si spera che questo tragico evento possa servire da spunto per una riflessione profonda su come affrontare e prevenire la violenza nelle nostre società. La memoria di Mario vivrà attraverso le parole e i ricordi di chi lo ha conosciuto e amato, e il suo spirito continuerà a ispirare la comunità di Caerano di San Marco e oltre.



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