Ore di apprensione ad Aosta per la scomparsa di Nicole Munier, 16 anni, di cui non si hanno più notizie dalla tarda serata di venerdì 22 agosto. La ragazza, che frequenta le scuole superiori e durante l’estate lavora in una pasticceria, si trovava in compagnia di amici a Gignod, in occasione di una festa di paese, quando avrebbe avuto una discussione che ha preceduto il suo allontanamento.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane avrebbe litigato con un ragazzo e successivamente con un’amica. A riferirlo è stata la madre della ragazza, che all’Ansa ha dichiarato: “C’è stata questa lite, un battibecco con un ragazzo che non è il suo compagno, e poi si è arrabbiata anche con un’amica, quindi si è allontanata.”
L’ultimo contatto risale alle prime ore di sabato mattina, intorno alle 5.30, quando la ragazza avrebbe inviato un messaggio sia a un’amica sia al fidanzato. Secondo la famiglia, il contenuto non lasciava presagire nulla di preoccupante, ma da quel momento il telefono è risultato spento. Come precisato dalla madre, “non ha documenti, soldi o bancomat. Nulla.”
Le ricerche sono iniziate immediatamente. La famiglia, non trovandola, ha allertato i carabinieri intorno alle 11.30 di sabato mattina, presentando formale denuncia di scomparsa. Da allora le forze dell’ordine, affiancate da volontari, stanno battendo la zona circostante Gignod e i percorsi stradali verso il capoluogo. Parallelamente, sono in corso verifiche sulle telecamere di sorveglianza per individuare eventuali spostamenti della giovane dopo l’allontanamento.
Nicole Munier è descritta come alta 1 metro e 65, occhi castani, capelli lunghi fino alle spalle con mèches biondo scuro. Al momento della scomparsa indossava pantaloncini neri con due strisce bianche sui lati, un top bianco, una felpa rosa e stivali verdi.
La comunità locale e i social network si sono immediatamente mobilitati. Decine di appelli sono stati condivisi per favorire il ritrovamento, invitando chiunque abbia informazioni a rivolgersi alle autorità. L’eco della vicenda si è rapidamente diffusa, generando una vasta catena di solidarietà per sostenere i familiari in queste ore di angoscia.
Il caso di Nicole ricorda altri episodi di scomparse giovanili che hanno recentemente scosso l’opinione pubblica italiana. Proprio per questo, le autorità trattano la vicenda con la massima priorità, valutando tutte le piste possibili: da un allontanamento volontario temporaneo, magari legato alla lite della sera precedente, fino a scenari più complessi che richiedono approfondimenti.
Il sindaco di Aosta ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione e ribadendo la collaborazione piena con le forze dell’ordine. Anche associazioni locali e gruppi di cittadini si sono messi a disposizione per partecipare alle ricerche, battendo le aree rurali e i sentieri che collegano Gignod al capoluogo.
La madre di Nicole, visibilmente provata, ha voluto ribadire un appello: “Chiunque abbia visto mia figlia o abbia informazioni utili, si rivolga subito ai carabinieri. Ogni dettaglio può essere importante.”
Le prossime ore saranno decisive per ricostruire con precisione gli spostamenti della ragazza dopo l’allontanamento dalla festa. Le indagini puntano a raccogliere testimonianze di chi era presente quella sera e ad analizzare i tabulati telefonici per verificare eventuali contatti prima dello spegnimento del cellulare.</p



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