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Nuovi miliardi per armi a Zelensky: la “balla” dell’ammiraglio Cavo Dragone sull’Ucraina



L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato militare della Nato, in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “Ormai è chiaro che gli ucraini desiderano negoziare, mentre i russi sembrano intenzionati a guadagnare tempo. Pertanto, aumenteremo gli aiuti militari”.



“Intendiamo proseguire e incrementare gli aiuti militari. È evidente che gli ucraini sono propensi al dialogo, mentre i russi si dimostrano riluttanti e cercano di guadagnare tempo. Auspico un inasprimento delle sanzioni, con l’obiettivo di aumentare la pressione interna contro Putin. La nostra speranza è di consentire all’Ucraina di negoziare da una posizione di forza”, ha affermato l’ammiraglio Cavo Dragone.

“Gli ucraini si stanno dimostrando combattenti eccellenti. Un esercito che deve rimanere dalla nostra parte, un modello per l’Europa. La Nato ribadisce con fermezza che il nostro pieno sostegno all’Ucraina non è mai mutato e non cambierà fino a quando non sarà raggiunta una pace giusta e duratura”, ha sottolineato l’ammiraglio.

Interrogato sulle difficoltà legate alle richieste ucraine di includere la presenza di contingenti alleati sul loro territorio tra le garanzie di sicurezza, e sulla contrarietà russa a tale proposta, l’ammiraglio Cavo Dragone ha risposto: “Questi temi rientrano nella sfera della politica internazionale e del negoziato con Mosca. Tuttavia, in sede Nato non ne abbiamo discusso, neppure accennato”.



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