Un caso di scomparsa ha scosso la comunità di Arzachena, dove Emanuele Ragnedda, un imprenditore vinicolo di 41 anni, è stato fermato dai Carabinieri mentre tentava di allontanarsi in barca. L’uomo è attualmente sotto indagine per omicidio nell’ambito delle ricerche di Cinzia Pinna, una donna di 33 anni proveniente da Castelsardo, di cui non si hanno più notizie dalla notte tra l’11 e il 12 settembre. In quella serata, Cinzia è stata vista per l’ultima volta in un locale di Palau, in compagnia di Ragnedda e un giovane milanese di 26 anni, anch’egli indagato per occultamento di cadavere.
Al momento, non sono state adottate misure cautelari nei confronti dei due uomini. Ragnedda è attualmente interrogato dagli inquirenti, mentre il 26enne si sta preparando a presentarsi davanti all’autorità giudiziaria a Palau. Le indagini sono dirette dalla Procura di Tempio Pausania, che sta cercando di ricostruire gli eventi che hanno preceduto la scomparsa della donna.
Nel frattempo, i Carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Cagliari stanno conducendo accertamenti irripetibili in una tenuta di proprietà di Ragnedda, che si estende su 70 ettari di vigneto. I militari stanno ispezionando l’abitazione all’interno della tenuta, dove si sospetta possa essere avvenuto il delitto. Il corpo di Cinzia non è stato ancora rinvenuto, e gli inquirenti stanno lavorando intensamente per raccogliere prove e indizi.
Emanuele Ragnedda è figlio e nipote di una nota famiglia di viticoltori e ha fondato l’azienda vinicola ConcaEntosa, famosa per il suo Vermentino “Disco Volante” Igt 2021, venduto a prezzi elevati, fino a 1.800 euro a bottiglia. La sua notorietà nel settore vinicolo aggiunge ulteriore complessità al caso, poiché la sua immagine pubblica potrebbe essere influenzata dall’andamento delle indagini.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato diversi telefoni cellulari e un’arma da fuoco, che saranno oggetto di analisi per cercare di ricostruire la vicenda. Inoltre, ci sarebbero video registrati da telecamere di sorveglianza che mostrano Cinzia Pinna mentre si avvicina e sale a bordo di un’auto di proprietà di Ragnedda. Queste registrazioni potrebbero fornire elementi cruciali per comprendere le circostanze della sua scomparsa.
La denuncia della scomparsa di Cinzia è stata presentata immediatamente dai familiari, dando avvio a una serie di ricerche che hanno coinvolto i Vigili del fuoco, la Protezione civile e i Carabinieri. La sorella di Cinzia ha utilizzato i social media per diffondere appelli, chiedendo a chiunque avesse informazioni di contattarla. Questo coinvolgimento della comunità ha messo in evidenza l’urgenza e la gravità della situazione.
Le autorità stanno ora cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato alla scomparsa di Cinzia Pinna e a capire il ruolo di Emanuele Ragnedda e del suo complice. Le indagini si concentrano anche sulle dinamiche relazionali tra i coinvolti, cercando di scoprire se ci fossero motivazioni personali o conflitti che potrebbero aver portato a un atto così estremo.
Il caso di Cinzia Pinna ha suscitato grande attenzione mediatica e preoccupazione tra i cittadini. La scomparsa di una giovane donna in circostanze misteriose solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla protezione delle persone vulnerabili. La comunità di Arzachena e Castelsardo è in attesa di sviluppi, sperando che le indagini possano portare a risposte e, auspicabilmente, al ritrovamento della donna.



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