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Omicidio di Alessandro Coatti in Colombia, lunedì i funerali. L’autopsia: “Non si può stabilire la causa del decesso”



La Procura di Ravenna ha rilasciato il nulla osta per i funerali di Alessandro Coatti, il biologo italiano di 38 anni ucciso e smembrato il 6 aprile a Santa Marta, in Colombia. Le esequie si terranno lunedì 30 giugno alle ore 9 nella chiesa di Longastrino.



La decisione è stata presa dal pubblico ministero di turno, Angela Scorza, dopo l’esame autoptico del cadavere del giovane, eseguito nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 25 giugno, dal medico legale Dario Raniero nella sala anatomica dell’ospedale di Ravenna.

I primi risultati dell’autopsia, tuttavia, sono stati limitati dalle condizioni del corpo, a causa dello stato di decomposizione, dei trattamenti conservanti applicati e del precedente esame autoptico eseguito a Bogotà.

L’assenza di tessuti molli e organi ha impedito di determinare una precisa causa di morte, anche se gli smembramenti sono apparsi sicuramente successivi al decesso. Al momento non è stato rinvenuto il verbale della precedente autopsia, secondo la quale Coatti sarebbe stato ucciso con un corpo contundente.

Sono stati comunque prelevati alcuni campioni per successive indagini, anche di natura genetica e tossicologica. Gli esami ravennati sono stati disposti su delega della Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo sulla morte del biologo italiano.

Le autorità colombiane hanno recentemente arrestato e condotto in carcere quattro sospettati, tre ragazzi e una ragazza, tutti ventenni: Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, Andrea Camila Berdugo Escorcia e Brian Augusto Cantillo Salcedo.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 38enne italiano sarebbe stato assassinato al culmine di una rapina finita male e poi fatto a pezzi. Gli assassini avrebbero smembrato il corpo per simulare un regolamento di conti tra bande e sviare le indagini.



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