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Operaio 47enne stroncato da un malore in cantiere sotto il sole, poche ore prima dell’ordinanza contro il caldo



Un operaio edile di 47 anni è deceduto in un cantiere a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, poche ore prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza che vieta di lavorare al sole a causa delle elevate temperature. Sulla salma è stata disposta l’autopsia per accertare la causa del decesso.



I sindacati hanno commentato l’accaduto: “Avremmo accolto positivamente l’ordinanza regionale di sospensione del lavoro all’aperto per le alte temperature, ma purtroppo la misura è giunta dopo un evento tragico che segna ancora una volta la cronaca nera del lavoro nel nostro Paese”.

La vittima è Brahim Ait El Hajjam, 47enne titolare della ditta edile trevigiana Veneto Pavimenti, coinvolta nei lavori di riqualificazione e ampliamento della sede della scuola media di San Lazzaro di Savena. L’incidente si è verificato ieri, 30 giugno, sotto il sole cocente di mezzogiorno, alla presenza di colleghi e altri lavoratori del cantiere. L’uomo, mentre stava lavorando al pavimento della nuova scuola per la quale aveva ottenuto un appalto, si è sentito male ed è crollato al suolo esanime.

Nonostante gli immediati soccorsi dei presenti e l’intervento dei sanitari del 118, giunti sul posto con un’ambulanza dopo la chiamata di emergenza dei colleghi, per il quarantasettenne non c’è stato nulla da fare. L’uomo lascia la moglie e quattro figli. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri, il personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’Asl e i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro per accertare eventuali responsabilità e carenze in materia di sicurezza sul lavoro. Sulla salma è stata disposta l’autopsia per chiarire l’esatta causa del decesso.

“Nell’attesa di conoscere le effettive cause del decesso, ricordiamo in questo terribile momento che è indispensabile promuovere una cultura della sicurezza. L’emergenza climatica ha con ogni evidenza aggravato le condizioni di chi lavora ogni giorno all’esterno e le aziende devono dare priorità assoluta alla tutela dei lavoratori, mettendo in atto tutte le misure di maggior cautela necessarie a proteggerli dai rischi connessi all’esposizione al calore”, hanno dichiarato dalla Cgil di Bologna.

“Non è accettabile morire di caldo mentre si lavora. Non possiamo più assistere impotenti a questo stillicidio di vite spezzate”, ha dichiarato la Uil, aggiungendo: “La morte di un lavoratore edile, Brahim Ait El Hajjam di 47 anni, impegnato in un cantiere della nostra regione, avvenuta anche a causa delle condizioni estreme di caldo, rappresenta l’ennesima tragedia annunciata. Una tragedia che si somma al dramma nazionale delle morti sul lavoro e che, questa volta, come purtroppo confermato dalle prime informazioni, è direttamente legata agli effetti delle temperature estreme”.

“Si tratta di una tragedia che colpisce un uomo di soli 47 anni e per questo il mio pensiero e quello di tutta la comunità di San Lazzaro va alla sua famiglia e alle persone che gli volevano bene”. Così la Sindaca di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati, ha espresso il suo cordoglio. Nel frattempo, l’attesa ordinanza regionale è stata firmata ed entrerà in vigore domani: è previsto lo stop al lavoro, in condizioni di caldo estremo o anomalo in determinate fasce orarie, nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel settore del florovivaismo e nei piazzali della logistica.



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