La tranquilla serata di lunedì 7 luglio al ristorante stellato Essenza di Terracina, guidato dallo chef Simone Nardoni, si è trasformata in tragedia quando un tratto del solaio è crollato improvvisamente, travolgendo la sala interna. A restarne vittima è stata la sommelier Mara Severin, 31 anni, lasciando gravemente colpiti clienti, dipendenti, e la comunità locale.
Secondo le ricostruzioni, all’interno del locale — situato tra via Cavour e via Tripoli — si sono sentiti forti scricchiolii prima del boom del crollo, che ha investito in particolare la zona sinistra della sala . Al momento dell’incidente, una decina di dipendenti e altrettanti clienti si trovavano all’interno. Molti hanno potuto mettersi in salvo tempestivamente, mentre Mara, che si stava dirigendo verso l’uscita, è stata colpita dai calcinacci rimanendo intrappolata a circa un metro dall’ingresso ().
Lo chef Nardoni, udendo i rumori, si trovava nel dehors del locale e ha raccontato di essersi precipitato dentro la nube di polvere «a mani nude, in ginocchio sulle macerie», scavando per ritrovare Mara . È stata estratta viva dai vigili del fuoco dopo circa 15–20 minuti, e trasportata in codice rosso all’ospedale di Terracina, dove medici del pronto soccorso avrebbero tentato di rianimarla, ma senza riuscirvi: è deceduta poco dopo il ricovero, lasciando soccorritori e parenti in lacrime .
Secondo varie testimonianze, Mara avrebbe avuto un ruolo fondamentale nell’allontanare i clienti non appena si i erano avvertiti i primi segnali di cedimento. «È stata la prima ad accorgersi di scricchiolii sospetti e ha subito invitato i clienti a mettersi in salvo», ha raccontato un testimone .
Originaria di Sabaudia e residente a Pontinia, Mara Severin si era avvicinata al mondo della ristorazione nel 2014, entrando quasi per caso da Essenza e divenendone in dieci anni una figura di riferimento. Diplomata sommelier Ais nel 2022, guidava il servizio insieme a un collega ed era nota per curare con passione una cantina di circa 900 etichette, promuovendo abbinamenti raffinati e ideando esperienze dedicate al vino, come la sala “La Cave” inaugurata nel 2023 . I colleghi la ricordano come «una persona splendida», sempre sorridente, professionale e gravata da un’autentica dedizione al lavoro .
La Procura di Latina, coordinata dal pm Giuseppe Milano, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni gravissime, disponendo il sequestro del locale. Al centro delle indagini ci sono i lavori di ristrutturazione effettuati a gennaio 2025 — sia nella struttura interna sia nelle guaine impermeabilizzanti del tetto — e un successivo intervento a fine giugno per infiltrazioni d’acqua . Sebbene in un primo momento si fosse ipotizzato anche il maltempo o il forte vento come possibile causa del cedimento, testimonianze più recenti spostano l’attenzione sulle modifiche strutturali eseguite di recente .
Il sindaco Francesco Giannetti ha sottolineato che l’edificio, risalente agli anni ’30–’40, era sottoposto a manutenzione annuale e ben curato, ma resta il mistero su cosa abbia provocato un collasso tanto devastante ().
Il ristorante ha rilasciato una nota di cordoglio: «Siamo molto provati e ci stringiamo al dolore del team e della famiglia di Mara», definendola «una di famiglia, che lavorava con grande passione e senso di squadra» .
La tragica vicenda ha mobilitato sindacati come Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Latina, che chiedono «massima chiarezza sulle dinamiche della tragedia, per comprendere a fondo le responsabilità» . Il vice presidente del Senato e responsabile Turismo, Gian Marco Centinaio, e l’europarlamentare Nicola Procaccini hanno sottolineato l’impatto sulla comunità e l’importanza della sicurezza sul lavoro .
La memoria di Mara rimane nelle parole pubblicate sui social, tra un calice e una bottiglia, testimonianza del suo amore per il vino e del suo percorso professionale, iniziato con incerta curiosità e diventato col tempo una competenza apprezzata da tutti. La sua scomparsa lascia un vuoto nel ristorante, nella città di Terracina e in tutto il Lazio, con la speranza che dalle indagini emergano le responsabilità e si eviti il ripetersi di tali tragedie.



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