La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato in Aula al Senato di non intendere proporre una revisione dei trattati che preveda l’adozione del voto a maggioranza al posto dell’unanimità.
La Premier ha spiegato di non essere favorevole all’estensione del voto a maggioranza all’interno delle istituzioni europee, in quanto, sebbene ciò possa risultare vantaggioso per l’Ucraina, potrebbe avere implicazioni significative anche su altri temi.
In tali contesti, le posizioni della maggioranza potrebbero divergere significativamente da quelle italiane e dagli interessi nazionali. La priorità della Presidente Meloni rimane la tutela degli interessi nazionali italiani.
Giorgia Meloni Non sono favorevole ad allargare il voto a maggioranza in UE pic.twitter.com/X8uRmkAxif
— L’Insorto (@LInsorto) October 22, 2025
AgenPress. La segretaria della commissione Politiche europee, Tatjana Rojc (Pd), ha criticato il governo Meloni definendolo un “errore strategico storico” e accusandolo di allinearsi con coloro che ostacolano il progresso dell’Unione Europea. La Rojc ha espresso queste preoccupazioni in risposta alla dichiarazione della premier Giorgia Meloni, la quale ha affermato di non avere l’intenzione di proporre una revisione dei trattati per sostituire il voto all’unanimità con quello a maggioranza. Questa dichiarazione è stata rilasciata durante la discussione al Senato sulle comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio Europeo.
La senatrice Rojc ha sottolineato la necessità di riformare il metodo di voto all’unanimità, ritenendolo ormai inadeguato alla realtà attuale. Ha evidenziato la questione degli “asset russi” e ha chiesto di contrastare le azioni di coloro che minacciano la pace, in particolare le influenze russe sull’opinione pubblica, che hanno assunto la forma di una vera e propria guerra ibrida. La Rojc ha inoltre affermato che questo non è il momento di adottare posizioni ambigue né di sottomettersi passivamente alle dinamiche di potere della politica di Trump, che ha ridefinito il concetto di Occidente.
La Rojc ha inoltre richiamato l’attenzione sull’instabilità dei Balcani Occidentali, spesso sottovalutata dall’opinione pubblica italiana, ma che al contrario riceve grande attenzione da parte della Cina, dei Paesi arabi, della Turchia e, naturalmente, della Russia.



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