​​


Sfratti a Bologna, tensione e scontri: “Abbiamo sempre pagato, ma ci mandano via per trasformare le case in B&B”



Una giornata di alta tensione si è consumata in via Nichelino, a Bologna, dove un massiccio intervento delle forze dell’ordine è stato necessario per eseguire lo sfratto di due famiglie da altrettanti appartamenti. L’operazione, che ha visto la presenza di decine di agenti tra polizia e carabinieri in assetto antisommossa, è stata accompagnata da scontri con residenti e attivisti che si erano barricati per impedire l’esecuzione del provvedimento.



Le famiglie coinvolte nello sfratto includono cinque minori, tra cui una ragazza con disabilità. La vicenda ha avuto una lunga gestazione: la proprietà aveva richiesto agli inquilini di lasciare gli appartamenti per scadenza del contratto di locazione, nonostante questi avessero sempre rispettato i pagamenti dell’affitto. Tentativi di mediazione non hanno portato a risultati concreti, e dopo diversi tentativi falliti di eseguire lo sfratto da parte dell’ufficiale giudiziario, è stato deciso di procedere con un intervento più incisivo.

Secondo quanto riportato dagli attivisti della Plat Piattaforma di Intervento Sociale, che seguivano il caso da tempo, l’azione delle forze dell’ordine è stata inaspettata. “Era in corso una trattativa per la casa, è stata un’azione inaspettata, non ci aspettavamo che arrivassero le forze dell’ordine a sfondare la porta”, hanno dichiarato. L’intervento è iniziato poco prima delle 8 del mattino, quando gli agenti hanno iniziato a forzare le porte degli appartamenti. Successivamente, intorno alle 10, i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno degli alloggi mentre all’esterno la polizia cercava di contenere gli attivisti che tentavano di intervenire.

La situazione ha generato un forte dibattito tra gli attivisti e le autorità. Gli stessi attivisti hanno denunciato l’assenza di assistenti sociali durante l’operazione, sottolineando le difficoltà che le famiglie si trovano ora ad affrontare. “Lo sfratto di un appartamento di una multiproprietà ad appena pochi giorni dal suo rinvio. Una situazione insostenibile, dove persone e famiglie che hanno sempre pagato l’affitto vengono buttate in mezzo alla strada, col freddo che incomincia, utilizzando la scusa della finita locazione, per permettere alla proprietà di speculare ulteriormente sul prezzo”, hanno dichiarato.

Secondo gli attivisti, la proprietà avrebbe intenzione di trasformare gli appartamenti in strutture ricettive come B&B. Hanno inoltre criticato la mancanza di soluzioni abitative adeguate per le famiglie sfrattate. “È una vergogna. Le persone muoiono, letteralmente, muoiono per colpa dei profitti di pochi. Lo ripetiamo: una famiglia che ha sempre pagato l’affitto e che da oggi rischia di dormire sotto un ponte unicamente per lasciare spazio a dei B&B”, hanno aggiunto.

Un altro punto critico è stato il trattamento riservato ai minori coinvolti nello sfratto. “Una porta devastata, e decine di agenti celere che entrano con dei bambini all’interno. L’assistente sociale, dopo un’ora che provano a sfondare la porta, ha proposto per telefono un albergo fuori Bologna con una bambina autistica che ha bisogno della continuità scolastica. Neanche il tempo di valutare la proposta e la celere ha fatto irruzione in casa”, hanno raccontato gli attivisti.

La Plat Piattaforma di Intervento Sociale ha ribadito la necessità di garantire soluzioni abitative dignitose prima di procedere con qualsiasi sfratto. “Il nostro principio è che l’esecuzione dello sfratto può essere fatta solo quando al nucleo familiare viene offerta una soluzione abitativa alternativa dignitosa. Altrimenti l’esecuzione deve temporeggiare”, hanno affermato, sottolineando l’importanza di fornire sistemazioni adeguate che siano equivalenti a quelle precedentemente occupate dalle famiglie.

L’episodio ha acceso i riflettori su una problematica sociale complessa che riguarda il diritto alla casa e le dinamiche legate agli sfratti. La vicenda di via Nichelino a Bologna rappresenta solo uno dei tanti casi in cui si intrecciano le difficoltà economiche delle famiglie e le esigenze del mercato immobiliare.



Add comment