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Sigfrido Ranucci torna in tv dopo l’attentato del 17 ottobre e annuncia il ritorno di Report, affrontando la questione delle intimidazioni subite.



Il giornalista Sigfrido Ranucci, noto per la sua conduzione del programma d’inchiesta Report, ha fatto la sua apparizione in tv per discutere della nuova stagione del programma, che riprenderà il 26 ottobre. Questo evento segue l’attentato subito il 17 ottobre, quando una bomba è esplosa vicino alla sua abitazione a Pomezia. Durante la sua intervista con Monica Maggioni nella trasmissione In mezz’ora, Ranucci ha affrontato il tema della possibile intimidazione legata all’incidente.



La nuova stagione di Report è attesa con interesse, soprattutto dopo le recenti preoccupazioni espresse riguardo a una potenziale riduzione delle puntate. Ranucci ha ripetutamente sottolineato come ci sia stata una volontà di controllare il suo operato, pur riconoscendo che Rai è l’unica rete in grado di sostenere un programma di inchiesta come il suo. Durante l’intervista, ha confermato la data di inizio delle nuove puntate, menzionando anche l’attentato e i temi che verranno trattati nel programma.

Ranucci ha dichiarato: “La prossima puntata di Report ripartirà con il solito sguardo. Il messaggio era chiaro, chi ha messo l’ordigno conosceva le mie abitudini. Ho pensato fosse una bombola del gas inizialmente, poi sono scesa e ho visto la macchina.” Ha aggiunto che, considerando gli interessi e i centri di potere che Report affronta, è difficile individuare l’origine delle minacce. “Credo sia qualcuno legato alla criminalità, non credo nei mandanti politici,” ha affermato.

In seguito, Ranucci ha continuato a riflettere sulle possibili motivazioni dietro l’attentato. “Tuttavia è possibile pensare che a qualcuno faccia comodo intimidirci. Abbiamo delle puntate molto delicate che ci attendono, anche se non posso escludere che si riferiscano a qualche inchiesta del passato,” ha detto. Nonostante le intimidazioni, ha assicurato che lui e la sua squadra continueranno a svolgere il loro lavoro di inchiesta.

La reazione della famiglia di Ranucci è stata significativa. Ha rivelato che sua figlia ha avuto una crisi di pianto legata all’accaduto, mentre i suoi familiari sono abituati a vivere con la paura, dato che in passato ci sono stati avvertimenti. “Non ho mai voluto pubblicizzare nulla degli avvertimenti che ci sono stati nel passato,” ha spiegato. Nonostante tutto, ha ribadito che la squadra di Report non ha paura e proseguirà nel racconto della realtà italiana, senza indietreggiare.

L’attentato ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti e sull’importanza della libertà di stampa. Ranucci ha evidenziato come il suo programma si occupi di questioni di rilevanza sociale e politica, affrontando temi che spesso toccano interessi molto potenti. La sua determinazione a continuare a lavorare in un ambiente così pericoloso è un segnale forte della sua dedizione al giornalismo d’inchiesta.



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