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Simona Cinà è morta per annegamento, escluse cause patologiche: i primi risultati dell’autopsia



La tragica vicenda di Simona Cinà, giovane pallavolista di 20 anni, ha sconvolto la comunità di Bagheria, nel Palermitano. La ragazza è stata trovata senza vita nella piscina di una villa durante una festa, nella notte tra il 2 e il 3 agosto. L’autopsia, condotta giovedì 7 agosto, ha stabilito che la causa del decesso è l’annegamento, smentendo ipotesi iniziali legate a problemi cardiaci o patologie congenite.



Secondo quanto emerso dall’esame autoptico, nei polmoni della giovane sarebbe stata rilevata la presenza di acqua, confermando che Simona Cinà è morta per affogamento. Il medico legale ha escluso altre possibili cause, come un infarto o malattie preesistenti. Tuttavia, rimangono ancora molti interrogativi sul motivo per cui la ragazza sia finita sott’acqua. Gli inquirenti stanno valutando diverse ipotesi, tra cui quella di un malore improvviso dovuto a cause naturali o legato all’assunzione involontaria di sostanze come alcol o droga. Per fare chiarezza su questo aspetto, si attendono gli esiti degli esami tossicologici.

La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, un atto necessario per proseguire con gli accertamenti. Nel frattempo, i carabinieri stanno conducendo indagini approfondite, anche sulla base degli elementi raccolti nella villa. Tra gli oggetti sequestrati ci sono i vestiti della giovane, il costume che indossava al momento della tragedia, oltre a numerose bottiglie di alcolici trovate sul posto: cinque di gin, sei di spritz e dodici di spumante. Sono stati inoltre prelevati alcuni teli mare e abiti presenti nella villa.

Secondo le testimonianze dei partecipanti alla festa, il corpo di Simona Cinà sarebbe stato individuato sul fondo della piscina intorno alle 4 del mattino. La zona in cui è stata trovata era scarsamente illuminata e situata in un angolo remoto della piscina. La Procura ha chiarito i dettagli relativi ai tentativi di soccorso in un comunicato stampa: “Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa intorno alle ore 4.00: lo stesso si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante, e dotato di scarsa illuminazione.”

Due ragazzi si sono immediatamente tuffati per recuperare il corpo e hanno cercato di praticare le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del personale medico. Nonostante gli sforzi dei soccorritori del 118, giunti poco dopo, la giovane è stata dichiarata deceduta alle ore 5:00.

Le indagini continuano per ricostruire le circostanze che hanno portato alla tragedia. Alcuni dettagli emergono dalle dichiarazioni delle persone vicine alla giovane. L’ex fidanzato di Simona Cinà ha voluto sottolineare che la ragazza aveva uno stile di vita salutista: “Era una salutista. Non beveva e non usava droghe.” Questo aspetto potrebbe essere rilevante per chiarire se ci siano state influenze esterne che abbiano contribuito al malore.

La comunità di Bagheria è ancora sotto shock per la perdita della giovane atleta, descritta da amici e conoscenti come una ragazza solare e piena di vita. Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini e dagli esami tossicologici, il caso solleva interrogativi sulla sicurezza nelle feste private e sull’eventuale consumo di sostanze durante tali eventi.



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