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Spari e sangue: chi era il giovane ucciso a fucilate e cosa nascondeva il suo passato



Si chiamava Mohamed Kaoukeb Raji, aveva 21 anni, ed è stato ritrovato morto con una ferita da arma da fuoco al petto in un campo di mais tra Pieve Fissiraga e Villanova del Sillaro, nella campagna lodigiana. Era originario del Marocco, senza fissa dimora, e con precedenti legati alla droga. Viveva ad Avezzano, in Abruzzo, ma da tempo si era allontanato dalla sua famiglia.



Il corpo del giovane è stato scoperto nella tarda mattinata di venerdì 28 giugno, nascosto tra le piante di mais, a pochi metri dalla A1 Milano-Napoli. A notarlo per primo è stato un agricoltore, insospettito da alcuni movimenti insoliti nei pressi del campo. L’uomo ha subito avvisato i carabinieri, che sono intervenuti insieme al medico legale e ai reparti della scientifica.

L’allarme lanciato dalla madre

A segnalare la scomparsa del ragazzo era stata la madre, che vive ancora in Marocco. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, due amici di Mohamed avrebbero contattato la donna, informandola che il figlio era in pericolo o forse già morto. La donna, allarmata, ha chiamato alcuni parenti che si sono subito recati in provincia di Lodi per allertare le forze dell’ordine.

La zona dove è stato ritrovato il cadavere è un’area rurale non nuova a episodi legati allo spaccio di droga. Il sospetto degli investigatori è che Mohamed possa essere rimasto vittima di un regolamento di conti maturato in questo contesto. L’autopsia, disposta dalla Procura di Lodi, dovrà stabilire con certezza l’ora della morte e ricostruire con maggiore precisione le ultime ore di vita del giovane.

Un colpo di fucile al torace

Dai primi rilievi emerge che il 21enne sarebbe stato raggiunto da un solo colpo, una fucilata al torace. Il proiettile non avrebbe lasciato scampo. Nessun segno evidente di trascinamento è stato trovato, quindi si ipotizza che il delitto sia avvenuto direttamente nel campo. Si esclude, almeno per ora, che sia stato ucciso altrove e poi abbandonato sul posto.

La Procura, guidata dalla dottoressa Martina Parisi, ha aperto un fascicolo per omicidio e ha disposto il sequestro dell’area. Diversi i testimoni ascoltati nelle ultime ore: tra questi ci sono i parenti arrivati da Avezzano e soprattutto un amico di Mohamed, colui che avrebbe contattato la madre. Quest’ultimo, però, risulta al momento irreperibile e le forze dell’ordine sono alla sua ricerca.

Le indagini: droga, contatti e amicizie

Mohamed Kaoukeb Raji aveva precedenti per spaccio di stupefacenti e si muoveva spesso tra diverse città italiane. Negli ambienti investigativi si valuta la possibilità che fosse coinvolto in attività legate alla microcriminalità. La zona del ritrovamento è ritenuta una piazza di spaccio secondaria, dove spesso si verificano contrasti tra gruppi per il controllo del territorio.

Non si esclude però anche un’altra ipotesi: una lite tra conoscenti, degenerata tragicamente. Gli inquirenti stanno passando al vaglio i contatti recenti del giovane, anche attraverso l’analisi del cellulare – se recuperato – e delle telecamere sparse nei dintorni. La mancanza di testimoni diretti e la natura isolata del luogo rendono tuttavia complicate le indagini.



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