Un episodio di violenza si è verificato giovedì sera a Colfrancui, quando Liviu Apetrei, un camionista di 38 anni originario della Romania, ha reagito con prontezza di fronte a un’intrusione nel suo appartamento. Intorno alle 22, l’uomo ha sorpreso tre sconosciuti sul terrazzo della sua casa e, nel tentativo di proteggere la moglie e le tre figlie, ha preso a pugni uno degli intrusi, scaraventandolo giù dal terrazzo.
L’episodio si è svolto in via San Magno, in una zona residenziale caratterizzata da famiglie. Apetrei ha raccontato di aver inizialmente ignorato i rumori provenienti dall’esterno, pensando che l’inquilino dell’appartamento soprastante fosse tornato a prendere delle cose. Tuttavia, quando il rumore è continuato, ha deciso di uscire sul terrazzo, trovandosi di fronte a tre uomini sconosciuti. “Era buio, perché avevano addirittura rimosso la lampada esterna, perciò non li ho visti bene,” ha spiegato Apetrei.
La sua reazione è stata immediata. “Ho pensato solo che fossero ladri che volevano entrare in casa nostra, dove ci sono mia moglie e le nostre tre bambine di 10, 8 e 2 anni,” ha dichiarato. L’uomo ha agito d’istinto, colpendo uno dei malviventi e facendolo cadere da un’altezza di circa tre metri. Gli altri due, sorpresi dalla reazione, hanno cercato di fuggire, ma Apetrei si è lanciato contro di loro, costringendoli a scappare. “Quello che ho buttato giù per primo credo si sia fatto anche male,” ha aggiunto.
Fortunatamente, l’intervento di Apetrei ha impedito che i ladri potessero entrare nell’abitazione e, secondo quanto dichiarato, non è stato rubato nulla. “Resta il fatto che tre sconosciuti sono entrati nella nostra abitazione ed erano solo le 22: questi delinquenti non si fanno scrupolo, che ci siano persone dentro casa o meno,” ha commentato l’uomo, visibilmente scosso dall’accaduto.
Dopo l’incidente, un vicino ha riferito di aver visto un’auto scura allontanarsi rapidamente dalla zona, descrivendo un modello simile a una Golf o una Ford Fiesta, ma senza riuscire a prendere la targa. Apetrei ha immediatamente contattato i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente per effettuare ricerche nella zona, senza però ottenere risultati. Due ore prima dell’incidente in via San Magno, a Motta di Livenza, era stata segnalata la presenza di tre sconosciuti nel giardino di un residente, ma non è chiaro se questi fossero gli stessi che hanno tentato l’intrusione a Colfrancui.
Il giorno successivo, Apetrei si è recato al lavoro, ma ha espresso preoccupazione per la sicurezza della sua famiglia, raccomandando alla moglie di non aprire la porta a nessuno. “È terrorizzata,” ha affermato. L’uomo ha sollevato interrogativi sul motivo per cui i ladri avrebbero voluto entrare nella loro abitazione, sottolineando che “sono un semplice camionista.”
Nel quartiere, la reazione alla notizia è stata di allerta e preoccupazione. Con una tipica espressione veneta, alcuni residenti hanno commentato che i ladri hanno trovato “quel del formajo,” riferendosi a qualcuno che non si è lasciato intimorire. Tuttavia, l’atmosfera rimane tesa e cresce la preoccupazione che il gruppo di intrusi possa tornare a colpire nella zona.
L’episodio ha messo in luce le timori legati alla sicurezza nelle abitazioni, in particolare in un contesto in cui la criminalità può colpire anche in piena notte. La prontezza di Apetrei ha evitato il peggio, ma l’incidente ha lasciato un segno profondo nella comunità, che ora si interroga su come garantire una maggiore sicurezza per le proprie famiglie.



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