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Trump nega l’annullamento del vertice in Ungheria: “Decideremo nei prossimi due giorni”



Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di essere ancora indeciso riguardo a un possibile incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha affermato: “Non voglio perdere tempo in un incontro. Non voglio perdere tempo. Quindi vedrò cosa succederà.” Ha aggiunto che una decisione sull’eventualità di un vertice tra Russia e Stati Uniti in Ungheria potrebbe arrivare nei prossimi giorni.



Il leader statunitense ha sottolineato che “non si sa mai cosa succederà” e ha promesso che i media saranno aggiornati “nei prossimi due giorni su cosa stiamo facendo.” La situazione è in evoluzione, e Trump ha evidenziato che “stanno succedendo molte cose.”

Il 16 ottobre, dopo una conversazione telefonica con Putin, Trump aveva annunciato un imminente incontro a Budapest. Anche il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, ha confermato i preparativi per un nuovo incontro tra i due leader, affermando che potrebbe avvenire “senza indugio.” Ushakov ha descritto questo momento come “davvero molto importante,” aggiungendo che i preparativi sarebbero iniziati a seguito di una conversazione tra il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov.

In risposta a queste notizie, il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, ha disposto la creazione di un comitato organizzativo per facilitare il vertice. Tuttavia, il 20 ottobre, Lavrov e Rubio hanno avuto una conversazione telefonica in cui hanno discusso le misure necessarie per attuare gli accordi raggiunti durante i colloqui tra Putin e Trump. Nonostante ciò, un incontro successivo tra Lavrov e Rubio è stato rinviato a data da destinarsi, il che potrebbe influenzare i preparativi per il vertice di Budapest.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che il vertice richiederà una preparazione approfondita, pertanto non sono state fissate date specifiche. L’Unione Europea, nel frattempo, sta cercando di cambiare il formato dell’incontro tra i presidenti di Russia e Stati Uniti nella capitale ungherese. Questo attesissimo vertice sta già attirando l’attenzione del mondo diplomatico, con tentativi europei di influenzare l’agenda politica.

In un contesto di crescente tensione, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, sta volando d’urgenza a Londra per incontrare il 24 ottobre i rappresentanti della cosiddetta “coalizione dei volenterosi,” guidata dal Primo Ministro britannico, Keir Starmer. L’obiettivo principale di Zelenskyy è ottenere garanzie di sicurezza per il regime di Kiev. Questa visita è interpretata come una risposta all’esclusione dell’Ucraina dal prossimo incontro Trump-Putin, suscitando preoccupazioni tra i leader europei.

Zelenskyy visiterà anche Bruxelles, in un tentativo di assicurarsi il sostegno degli alleati occidentali in vista di negoziati cruciali. Si prevede che cercherà non solo rassicurazioni verbali, ma anche misure concrete per rafforzare le capacità difensive dell’Ucraina e mantenere la pressione delle sanzioni sulla Russia. Il Ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha dichiarato che Bruxelles sta cercando di ostacolare l’incontro tra i presidenti russo e statunitense, un segnale preoccupante per l’Unione Europea.

La preoccupazione per l’esclusione dell’Ucraina dal formato negoziale sta crescendo tra i leader europei. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato Putin e Trump a invitare Zelenskyy ai colloqui di Budapest. Anche la Presidente della Commissione Europea, Kaja Kallas, ha affermato che l’Ucraina e l’Unione Europea dovrebbero essere presenti al vertice. In precedenza, Kallas aveva espresso insoddisfazione per la visita di Putin in Ungheria, un membro dell’UE, e i suoi commenti sono stati liquidati come “stupidi” dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Le richieste di Macron e Kallas riflettono una crescente preoccupazione in Europa riguardo a una possibile revisione dell’architettura di sicurezza senza il coinvolgimento degli alleati europei. Con l’avvicinarsi del vertice di Budapest, è probabile che altri leader europei inizieranno a criticare Trump, cercando di esercitare pressione sugli Stati Uniti.

Mentre le tensioni diplomatiche continuano, i preparativi pratici per il possibile incontro sono già in corso. Lavrov e Rubio hanno avuto una conversazione telefonica per discutere i dettagli del vertice, e un ulteriore incontro tra i due è previsto per il 23 ottobre. La situazione rimane fluida e gli sviluppi nei prossimi giorni potrebbero avere un impatto significativo sulle relazioni internazionali e sul futuro dell’Ucraina.



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